Esteri
Taiwan, la Cina mostra i muscoli con navi e caccia. Taipei: "Irresponsabili"
Tensione Cina-Taiwan, Pechino sconfina nello stretto e supera il limite che separa l'isola dalla terraferma. Blinken: "Noi cerchiamo di calmare le acque"
Tensione Pechino-Taipei, Kishida (Giappone): "Abbiamo chiesto alla Cina lo stop immediato delle esercitazioni". In Asia le Borse non temono il conflitto: Taiwan +2,26%
All'indomani della visita della speaker alla Camera americana, Nancy Pelosi a Taiwan, Taipei accusa il vicino “scomodo” nel secondo giorno delle esercitazioni militari intorno all'isola. Pechino ha lanciato missili balistici e dispiegato la forza aerea e marina in sei zone intorno a Taiwan, avvicinandosi fino a 20 km dalla costa e interrompendo alcune rotte commerciali tra le più trafficate al mondo.
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Le esercitazioni, compreso un "assalto missilistico convenzionale" nelle acque a est di Taiwan, secondo il ministero della Difesa cinese, continueranno fino a mezzogiorno di domenica. Taipei ha affermato che molti "aerei e navi da guerra" hanno attraversato la "linea" dello Stretto di Taipei, che separa l'isola dalla terraferma.
Per il ministero della Difesa di Taipei, "lo scopo principale del lancio di missili è di intimidirci e proteggere le capacità di intelligence, sorveglianza e ricognizione dell'esercito”. “Non ci aspettavamo che il malvagio vicino ostentasse la sua potenza alle nostre porte e mettesse in pericolo i corsi d'acqua più trafficati del mondo con le esercitazioni militari", ha detto il primo ministro di Taiwan Su Tseng-chang.
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"Questo non solo mina lo status quo nello stretto di Taiwan e viola la nostra sovranità nazionale ma crea alte tensioni nella regione dell'Indo-Pacifico”, sottolineando che "non faremo un'escalation del conflitto, nè istigheremo dispute", ma "difenderemo con risolutezza la nostra sovranità e sicurezza nazionale, come baluardo di democrazia e libertà”. Tsai ha infine chiesto alla comunità internazionale il supporto per Taiwan e di unirsi per "porre fine a queste azioni militari unilaterali e irrazionali".
Anche il primo ministro giapponese, Fumio Kishid, si è unito all'appello di Tsai, chiedendo "l'immediata cancellazione" delle esercitazioni militari cinesi nello stretto. Parlando con i giornalisti dopo aver ricevuto Nancy Pelosi, speaker della Camera dei Rappresentanti Usa, Fushida ha affermato: "Abbiamo chiesto l'immediata cancellazione delle esercitazioni militari" che rappresentano un "grave problema per la nostra sicurezza nazionale e la sicurezza dei nostri cittadini".
Tensione Taiwan-Cina, Asia in subbuglio: Pechino convoca con urgenza l'ambasciatore giapponese
Di contro, il ministero degli Esteri cinese ha convocato "con urgenza" l'ambasciatore giapponese a Pechino, Hideo Tarumi, per protestare contro la posizione del Giappone rispetto alla questione di Taiwan in seguito al comunicato dei Paesi del G7, tra cui il Giappone stesso, emesso dopo la visita sull'isola della speaker della Camera dei Rappresentanti Usa, Nancy Pelosi, che ha fortemente irritato Pechino.
Il vice ministro degli Esteri, Deng Li, ha espresso la "ferma condanna" della Cina per la posizione del Giappone, si legge in una nota della diplomazia cinese, che ha "violato gravemente le norme di base delle relazioni internazionali" e ha inviato "un segnale gravemente sbagliato alla comunità internazionale".
La Cina, conclude il comunicato, esorta il Giappone a rispettare i suoi "impegni politici" sulla questione di Taiwan, a smettere di interferire negli affari interni della Cina e a gestire le questioni relative a Taiwan "in modo prudente e corretto e a non andare sempre più in basso lungo la strada sbagliata".
Il comunicato relativo alla questione di Taiwan, che criticava l'atteggiamento aggressivo di Pechino, ha adirato la Cina e già ieri il ministero degli Esteri cinese aveva convocato ambasciatori e incaricati d'affari dei Paesi del G7, tra cui l'Italia, e dell'Unione Europea per esprimere il disappunto del governo cinese.
Nel frattempo, la Cina ha annunciato "di voler imporre sanzioni" alla presidente dei deputati americani Nancy Pelosi e alla sua "famiglia" dopo la visita a Taiwan, che ha scatenato la rabbia di Pechino e il lancio di vaste esercitazioni militari. Con la sua visita, la Pelosi ha "seriamente interferito negli affari interni della Cina e minato la sua sovranità e integraità territoriale", ha affermato il ministero degli Esteri, senza fornire dettagli su queste sanzioni.
Infine, per il segretario di Stato americano, Antony Blinken, che si trova in Cambogia per l'East Asia Summit, ha definito le esercitazioni militari cinesi nello stretto di Taiwan una “escalation significativa”, nell'ambito delle tensioni esistenti riguardanti l'isola. Per Blinken “non vi è alcun pretesto” per iniziare queste esercitazioni.