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Trump, quarta incriminazione: "Cercò di ribaltare il risultato in Georgia"

di Redazione Esteri

All'ex presidente Usa il giudice contesta il reato di cospirazione, il falso e la violazione della legge anti-racket

Trump, quarta incriminazione. Il tycoon: "Procuratrice rabbiosa e schierata"

Nuovi guai per Donald Trump, per l'ex presidente Usa arriva una nuova incriminazione: la quarta nel giro di pochi mesi. Stavolta nell’indagine sulle sue pressioni per ribaltare il risultato delle elezioni del 2020 in Georgia. Lo ha deciso il Gran Giurì della contea di Fulton ad Atlanta. L'atto di accusa lo vede in compagnia di altre 18 persone. I capi d’imputazione sono in tutto 13. Tra questi la la legge anti racket, l’aver sollecitato un pubblico ufficiale a violare il suo giuramento di fedeltà, la cospirazione per impersonare un pubblico ufficio (la vicenda dei falsi elettori) e commettere una serie di falsi.

Nel comunicato pubblicato dai responsabili della sua campagna su Truth Trump risponde accusando la procuratrice Fani Willis di essere "rabbiosa e schierata". E di aver rallentato l’inchiesta per interferire sulle elezioni 2024. Tra gli incriminati anche gli avvocati Kenneth Chesebro e John Eastman, considerati gli architetti del piano per usare elettori pro Trump falsi in Georgia e in altri stati vinti da Joe Biden.

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