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Esteri
Trump, stop ai profughi islamici. Zuckerberg: "Usa paese di immigrati"

TRUMP FIRMA IL DECRETO: "FUORI DAGLI USA I PROFUGHI DI 7 PAESI ISLAMICI"

Il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo "per tenere i terroristi dell'Islam radicale fuori dagli Usa". Si tratta dell'annunciato decreto sui "controlli accurati" per i rifugiati che arrivano da Paesi considerati a rischio. La firma e' avvenuta al dipartimento della Difesa, dove si e' svolta la cerimonia formale del giuramento del nuovo capo del Pentagono, James Mattis. "Non vogliamo terroristi nel nostro Paese - ha detto Trump - non dimenticheremo la lezione dell'11 settembre, non solo a parole ma anche con azioni". L'ordine esecutivo e' stato denominato "Protezione della nazione dall'ingresso di terroristi stranieri negli Stati Uniti". "Vogliamo assicurare che non venga ammessa nel nostro Paese quella stessa minaccia che i nostri soldati stanno combattendo all'estero", ha detto Trump annunciando le nuove misure restrittive. "Vogliamo ammettere nel nostro Paese solo coloro che sosterranno il nostro Paese ed ameranno, profondamente, la nostra gente", ha rimarcato.

TRUMP, PRIORITA' AI RIFUGIATI CRISTIANI

Negli Stati Uniti, la priorita' sata' data ai rifugiati cristiani. Lo ha detto il presidente Donald Trump, in un'intervista al Christian Broadcasting Network. I cristiani "sono stati trattati in modo orribile", ha osservato il presidente americano indicando quanto fosse difficile per un siriano cristiano entrare in Usa come rifugiato. "Se eri un musulmano potevi entrare ma se eri un cristino no, era quasi impossibile", eppure erano tutti perseguitati allo stesso modo, "venivano tagliate le teste a tutti e soprattutto ai cristiani. Per questo abbiamo deciso di aiutarli", ha detto Trump che oggi ha firmato un ordine esecutivo che prevede controlli stringenti per l'ammissione dei rifugiati, comprese verifiche sul loro credo religioso.

ZUCKERBERG: "USA PAESE DI IMMIGRATI"

Mark Zuckerberg, il creatore di Facebook, e' preoccupato per le misure dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in materia di immigrazione e gli ricorda che proprio gli Usa sono "una nazione di immigrati". "I miei nonni arrivarono da Germania, Austria e Polonia. I genitori di Priscilla (la moglie) erano rifugiati provenienti da Cina e Vietnam. Gli Usa sono una nazione di immigrati e dovremmo esserne orgogliosi", ha scritto nel suo profilo ufficiale della rete sociale. "Come molti di voi, sono preoccupato dall'impatto dei recenti ordini esecutivi firmati dal presidente Trump", ha aggiunto. Per il fondatore di Facebook, gli Usa dovrebbero "mantenere le porte aperte ai rifugiati e a quelli che necessitano aiuto. Questo e' quello che siamo. Se avessimo voltato loro le spalle decenni fa, la famiglia di Priscilla non sarebbe oggi qui". In ultimo, Zuckerberg si dice fiducioso per le parole del presidente sui 'dreamers', i 'sognatori', i giovani senza documenti entrati nel Paese da bambini e per i quali ha promesso di lavorare a una soluzione; e ha ricordato che gli Usa devono continuare a giovarsi degli stranieri "con grande talento". "Anni fa, feci lezione in una scuola secondaria e alcuni dei miei migliori studenti erano clandestini. Anche costoro sono il nostro futuro".

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trump migranti islamicitrump rivoluzione





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