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Esteri
Ucraina, flop del summit in Svizzera. I Brics non firmano il documento finale
Zelensky

Brasile, India, Indonesia, Arabia saudita, Messico e Sud Africa: sono alcuni dei Paesi che non hanno sottoscritto il documento finale della conferenza di pace sull'Ucraina a Lucerna

 

Molti Paesi chiave del Sud Globale - come Arabia Saudita, Messico, India, Brasile, Sud Africa, Indonesia - non hanno firmato la dichiarazione finale del vertice di pace di Lucerna.

Decine di Paesi presenti al vertice di pace sull'Ucraina, tenutosi in Svizzera, hanno affermato domenica che l'"integrita' territoriale" di Kiev dovrebbe essere rispettata e che il "dialogo tra tutte le parti" sarebbe necessario per trovare una soluzione duratura. "Crediamo che il raggiungimento della pace richieda il coinvolgimento e il dialogo tra tutte le parti", si legge in un comunicato finale, sostenuto dalla stragrande maggioranza degli oltre 90 Paesi che hanno partecipato al forum. Il documento ha anche riaffermato l'impegno all'"integrita' territoriale di tutti gli Stati, compresa l'Ucraina".

"I Paesi che non sono venuti al vertice vedono quello che sta accadendo: l'Ucraina sta costruendo consenso intorno alla formula di pace e questo ci permette di compiere enormi passi avanti verso una pace giusta, non a tutti i costi". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba parlando ai giornalisti. "Il prossimo summit dovrebbe portare alla fine della guerra e abbiamo bisogno che l'altra parte sia al tavolo: il nostro compito è portare l'Ucraina a quel tavolo il più forte possibile", ha detto precisando che "il processo di finalizzazione del comunicato è nella sua fase finale".

"Due settimane fa si scriveva che l'Arabia Saudita aveva declinato l'invito al summit e noi sapevamo che non era vero. Il fatto che sia qui dimostra che è impegnata nel processo di pace: Riad è nella partita". Lo ha detto Kuleba rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni di alcuni Paesi del Sud Globale. Riad aveva parlato della necessità di "compromessi difficili". "Noi rispettiamo le posizioni degli altri Paesi. La nostra posizione è chiara: i principi fondamentali del diritto internazionale e della carta dell'Onu devono essere al centro del processo di pace, sul resto possiamo parlare".

Ucraina, Zelensky: tutto il mondo interessato a sicurezza nucleare - "Siamo tutti, in tutto il mondo, ugualmente interessati a garantire che non vi siano pericoli per le centrali nucleari e altri impianti nucleari e sono grato per questo". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in Svizzera. "I partecipanti al vertice di pace odierno hanno compreso appieno tutto ciò - ha continuato Zelensky - e riconosciuto la necessità di ripristinare la piena sicurezza nella loro centrale nucleare, che è stata presa dalle truppe russe e trasformata in mensa per la guerra" ha aggiunto.

Ucraina, Zelensky: nostri bambini rapiti, dispersi in tutta Russia - "Bambini fatti ostaggi rapiti dai russi, dalla nostra terra e dispersi in tutto il territorio della Russia". Ne ha parlato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nelle dichiarazioni conclusive in Svizzera, ricordando che quando si parla di ostaggi "stiamo parlando di un numero significativo di persone e dobbiamo riportare a casa ognuno di loro". "È terribile e dobbiamo liberare migliaia di persone a cui sono stati portati via anni, anni della loro vita mentre venivano torturati, a cui è stato mentito, mentre gli veniva detto che nessuno li stava aspettando", ha continuato Zelensky. "Immaginate quale catastrofe personale sia per ciascuna di queste persone, per ciascuno di questi bambini, bambini in cattività, e dobbiamo liberarli, tutti loro" ha aggiunto. "Grazie mille al primo ministro (canadese Justin) Trudeau e a tutti i partecipanti al panel umanitario sulla liberazione delle persone dalla prigionia. Grazie a tutti. E spero che riusciremo a ottenere risultati al più presto possibile" ha aggiunto.

CHI HA FIRMATO IL DOCUMENTO FINALE E CHI NO - Brasile, India, Indonesia, Arabia saudita, Messico e Sud Africa: sono alcuni dei Paesi che non hanno sottoscritto il documento finale della conferenza di pace sull'Ucraina a Lucerna (sostanzialmente i cosiddetti Paesi del gruppo dei Brics). A sottoscrivere il documento: Albania, Andorra, Argentina, Austria, Belgio, Benin, Bosnia, Bulgaria, Capo Verde, Canada, Cile, Costa Rica, Consiglio d'Europa, Croazia, Cipro, Repubblica ceca, Danimarca, Repubblica domenicana, Ecuador, Estonia, Commissione europea, Parlamento europeo, isole Fiji, Finlandia, Francia, Gambia, Georgia, Germania, Ghana, Grecia, Guatemala, Ungheria, Islanda, Iraq, Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Giordania, Kenya, Kosovo, Lituania, Lettonia, Liberia, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Moldova, principato di Monaco, Montenegro, Olanda, Nuova Zelanda, Macedonia del Nord, Norvegia, Palau, Peru', Filippine, Polonia, Portogallo, Qatar, Corea del sud, Romania, Ruanda, San Marino, Serbia, Singapore, Slovacchia, Slovenia, Somalia, Spagna, Suriname, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Gran Bretagna, Stati Uniti e Uruguay.

"Zelensky dovrebbe pensare all'offerta di pace di Putin perché la situazione militare a Kiev è peggiorata". Lo afferma Dmitry Peskov, il portavoce del presidente russo, come scrive la Tass.

"Il presidente russo Vladimir Putin non rifiuta i negoziati con l'Ucraina, ma il loro esito deve essere approvato dal legittimo governo ucraino. Volodymyr Zelensky non appartiene a questa categoria", prosegue il portavoce del Cremlino. Zelensky "non è la persona con cui si può registrare un accordo per iscritto perché de jure questa registrazione sarà illegittima". "Tuttavia, Putin non rifiuta nulla, non rifiuta la possibilità di negoziati, secondo la costituzione del Paese", ha aggiunto Peskov.






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