Ucraina, il debito sovrano russo andrà in default
La capacità russa di pagare sta diminuendo ed è improbabile che Putin ottenga l’accesso ai mercati dei capitali esteri in tempi brevi
Aspettando la Bce, poche speranze di avere maggiore chiarezza a breve
Dalla riunione della BCE di questo giovedì probabilmente emergerà un ritardo nella restrizione di politica monetaria di quest’anno, dato che i politici europei sono stati completamente presi alla sprovvista dalla guerra in Ucraina e saranno restii a prendere decisioni definitive prima che si intraveda una risoluzione. Le decisioni potrebbero includere il mantenimento a tempo indeterminato del ritmo di acquisti di asset a €40 miliardi di euro ed enfatizzare il “whatever it takes” per sostenere il rimbalzo economico. Allo stesso tempo, avremo nuove previsioni da parte degli addetti ai lavori su inflazione e crescita, probabilmente con grandi revisioni al rialzo per l’inflazione nel 2022, che includeranno anche le conseguenze del conflitto in Ucraina.
I rischi di una riduzione della crescita nell’Eurozona porteranno la BCE a non voler imporre ulteriore stress al sistema ritirando la liquidità in questo momento. L’inflazione, tuttavia, si sta rafforzando, visto che le stime della scorsa settimana che indicavano valori del 5,8% Headline e 2,7% Core sono arrivate ancora una volta prima delle aspettative e il petrolio viene ora scambiato sopra i $120 al barile. Inoltre, le aspettative di inflazione a lungo termine sono aumentate, dal 23 febbraio, quasi dello 0,5%, con gli swap sull’inflazione a 5 anni che adesso quotano un 2,2%.
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