Esteri
Ue alla canna del gas, 10mld a Orban per togliere il veto su Kiev in Europa
La Commissione è pronta a sbloccare la metà dei fondi congelati all'Ungheria. Ma Budapest adesso alza la posta
Ue, la proposta indecente all'Ungheria. Il rischio di un pericoloso precedente
La Commissione Europea ha deciso di accelerare nel processo di adesione dell'Ucraina di Zelensky in Ue. Ma Bruxelles sa che c'è un ostacolo da superare, l'Ungheria di Orban infatti si è sempre detta contraria all'ingresso di Kiev e il parere di veto blocca tutta la procedura. Da qui la decisione dell'Ue - si legge su La Stampa - di tentare di convincere il premier Orban, con dieci miliardi di motivi. A poche ore dall'inizio del Consiglio europeo, la Commissione è pronta a mettere sul piatto una ricca offerta per scongiurare il veto del premier ungherese: Ursula von der Leyen avrebbe infatti già deciso di scongelare circa il 50% dei fondi di coesione destinati a Budapest, pari a circa 10 miliardi, che sono bloccati da un anno a causa della normativa che limita l’indipendenza della magistratura.
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Per il momento, però, - prosegue La Stampa - la linea ungherese resta la stessa. Al vertice Ue di domani potrebbe arrivare anche Volodymyr Zelensky, che nei giorni scorsi ha incontrato Orban in Argentina. Ma sulla decisione che dovrebbe dare il via libera ai negoziati di adesione si sono aggiunte anche le resistenze dell’Austria: il cancelliere Karl Nehammer ha detto chiaramente di essere contrario a una "procedura accelerata" per Ucraina e Moldavia perché non possono esserci trattamenti differenziati rispetto ai Paesi dei Balcani Occidentali, i cui leader saranno stasera a Bruxelles per un vertice con i loro colleghi dell’Unione europea. Oltre alla decisione sull’avvio dei negoziati di adesione, i 27 leader dovranno anche negoziare e approvare la revisione del bilancio pluriennale dell’Ue.