Esteri

Ue, dall'Algeria alla Nuova Zelanda: riaperte alcune frontiere europee

Ue, dall'Algeria alla Nuova Zelanda: riaperte alcune frontiere europee, Manca Taiwan, nonostante solo 7 morti da Covid

Ue, dall'Algeria alla Nuova Zelanda: riaperte alcune frontiere fuori Europa

La presidenza del Consiglio Ue ha lanciato poco fa la Procedura scritta sulla raccomandazione approvata venerdì scorso sulla riapertura dei confini con alcuni Paesi extra europei a partire dal primo luglio. Lo si apprende da fonti diplomatiche Ue. La scadenza è fissata per domani a mezzogiorno. Per approvare la raccomandazione occorre la maggioranza qualificata. La lista provvisoria dei Paesi con i quali riaprire i confini a partire da mercoledì, cioè dopodomani, comprende, oltre alla Repubblica Popolare Cinese (a patto che assicuri la reciprocità a tutta l'Unione), anche Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Thailandia, Tunisia e Uruguay. In tutti questi Paesi la situazione epidemiologica è simile o migliore di quella dell'Ue. Per approvare la raccomandazione, che contiene anche i criteri in base ai quali sono selezionati i Paesi, occorre la maggioranza qualificata (c'è tempo fino a domani a mezzogiorno). Sono assenti dalla lista Paesi con i quali ci sono stretti rapporti, in primis gli Usa, ma anche il Brasile, la Russia e l'India, nei quali la situazione epidemiologica è attualmente peggiore di quella europea.

Manca Taiwan, nonostante solo 7 morti da Covid

Manca anche Taiwan, malgrado abbia registrato solo 7 morti da Covid-19 dall'inizio dell'epidemia e malgrado abbia qualche volo diretto con alcuni Paesi Ue. Interpellate sui motivi dell'esclusione di Taipei, fonti diplomatiche Ue hanno risposto con un "no comment". L'Ue segue la politica 'una sola Cina' e non ha relazioni diplomatiche con Taiwan, ma, spiega la Commissione Europea, "sostiene la partecipazione di Taipei nelle organizzazioni internazionali, specie quando la partecipazione di Taiwan è importante per gli interessi dell'Ue e per quelli globali". Per individuare i Paesi terzi per i quali le attuali limitazioni ai viaggi non essenziali nell'Ue devono essere revocate, la Commissione ha suggerito agli Stati membri di applicare la metodologia e i criteri stabiliti nella comunicazione dell'11 giugno scorso. I criteri fanno riferimento alla situazione epidemiologica, alle misure di contenimento, incluso il distanziamento sociale e la possibilità di applicarle anche durante il viaggio, nonché a valutazioni economiche e sociali. Per quanto riguarda la situazione epidemiologica, i Paesi terzi dovrebbero avere un tasso di nuovi contagi da coronavirus Sars-Cov-2 inferiore alla media europea (16 per ogni 100mila abitanti) per quattordici giorni; una tendenza dei contagi stabile o in calo rispetto ai 14 giorni precedenti al dato; un punteggio medio totale relativo alle Ihr (International Health Regulations dell'Oms) superiore a 70. In ogni caso, la lista dovrebbe essere periodicamente rivista, per valutare l'andamento della situazione epidemiologica. Inoltre dovrebbe sempre essere possibile, in caso di necessità, reintrodurre le restrizioni di viaggio per un determinato Paese, nel caso in cui le condizioni previste per essere inclusi nella lista non fossero più soddisfatte, in particolare nel caso in cui la situazione epidemiologica dovesse peggiorare.