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Dal muro col Messico allo slogan. Usa 2024, DeSantis scimmiotta Trump

di Redazione Esteri

Ron DeSantis apre la campagna per le primarie repubblicane e richiama i temi cari a Trump: muri, slogan, minacce a Biden e la grande convinzione di vincere

Nello specifico, DeSantis ha proposto di formare una nuova burocrazia a Washington, da sostituire in blocco con quella esistente, formata da cittadini provenienti da tutti gli Stati Uniti, da far “migrare” nella capitale americana. "Puoi avere grandi politiche - ha dichiarato - puoi prendere buone decisioni, ma hai bisogno di gente che condivida con te i tuoi stessi valori e metta la missione al primo posto". "E non puoi farlo - ha aggiunto - riciclando gente da Washington, noi abbiamo bisogno di convincere gli americani in tutto il Paese a prendere la famiglia e a trasferirsi nella capitale per due, quattro, sei, otto anni".

"Perchè noi - ha continuato - abbiamo bisogno di gente che viva il Paese e che vada a Washington per riaffermare il diritto che noi, il popolo, dobbiamo guidare il nostro governo". DeSantis ha poi attaccato di nuovo la capitale, richiamando i toni trumpiani del "Deep State", lo Stato oscuro, accusando il centro politico degli Stati Uniti di "aver imposto la sua volontà su di noi per troppo tempo. È tempo di imporre la nostra volontà a Washington".

Verso la fine del comizio, è arrivata poi la promessa: il 20 gennaio 2025 sarà lui a giurare come 47esimo presidente degli Stati Uniti, annuncio dopo il quale è partita la canzone che probabilmente accompagnerà il suo tour per il Paese: "Real American", di Rick Derringer, uno dei brani che gli appassionati di wrestling conoscono bene, perchè usato da Hulk Hogan nei suoi roboanti ingressi sul ring.