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USA 2024, Kamala Harris o Trump, ma... L'America è matura per accettare (e crede in) una donna Presidente?

di Daniele Marchetti

Elezioni USA: il vero punto interrogativo

USA 2024, Kamala Harris o Trump, ma... LlAmerica è matura per accettare (e crede in) una donna Presidente?

Ci siamo! L’ora delle elezioni americane: le più attese -e senza dubbio le più importanti- di questo primo quarto di secolo, sta per scoccare. E forse mai, come in questo caso, il grande equilibrio che sembra regnare tra i due contendenti tiene con il fiato sospeso l’intero pianeta, dilaniato da due conflitti meta-politici nei quali si intrecciano passato, presente e futuro; nei quali si avviluppano e si confondono una serie infinita di interessi religiosi, economici e geostrategici.

È all’interno di questo crogiolo incandescente ed in profondissima e fulminea evoluzione che si gioca l’elezione dell’uomo o della donna più potente del mondo.

E le novità non sono, per niente, da poco!

Al contrario del 2020 quando da una parte c’era la barbosità della dinastia (i Clinton) e dall’altra la spiazzante freschezza di un messaggio chiaro: “America first”, la scena odierna racconta tutto un altro film.

Da un lato c’è il passato, il già udito, visto e, persino, temuto. Dall’altro una tenacia ferrea velata di un accattivante e complice sorriso.

Ed in mezzo un mondo disorientato, scosso e per tanti aspetti sgomento in cerca di nuovi equilibri, di una rinnovata e condivisa stabilità premessa -mai tanto ambita- di un’autentica sicurezza.

È in questo bailamme che il “nuovo mondo” si trova, ancora una volta, a dare le carte.

Se toccherà al passato molte delle questioni aperte saranno risolte dalle armi (concesse o negate) o più probabilmente e semplicemente -con l’abbassamento dei riflettori- dall’indifferenza.

Se il voto riserverà, per contro, qualcosa di nuovissimo, di mai visto, di inesplorato tutto potrà accadere, compresa la pace!

Ed è proprio su quel nuovissimo, sull’inesplorato che si giocherà e si deciderà la partita.

L’America è matura per accettare (e crede in) una donna Presidente?

È in questa dirompente libertà o, per contro, terribile timore, che si giocano, oggi, le sorti del mitico «sogno americano» e con esso, le sorti dell’Occidente.