Esteri
USA. 273000 nuovi posti di lavoro creati nel mese di febbraio

Un risultato ottenuto senza l’effetto del virus. Preoccupa marzo.
A febbraio 273000 posti in più creati dall’economia americana,un risultato analogo a quello di gennaio e soprattutto al di sopra di 100000 unità previste dagli analisti. La disoccupazione è calata allo 3,5%, un dato, da 50 anni, mai toccato.
Apparentemente un grande successo anche se bisogna considerare che le rilevazioni fanno riferimento ad una fase di calma da Coronavirus e senza alcun contagio riscontrato nel Paese.
Già adesso con l’annuncio di situazioni di emergenze in diverse città tra cui NewYork, l’aumento dei contagi e delle vittime, e lo stanziamento di 8300 milioni di dollari da parte del Governo per le misure di contenimento del virus, una certa preoccupazione comincia a serpeggiare nel Paese non solo fra i cittadini ma anche nelle aziende e fra i lavoratori.
Usa. Cresce l'occupazione. Preoccupa il Coronavirus
Ogni ora i canali televisivi trasmettono dibattiti, interviste ad esperti sulle molteplici domande della gente. Tutto questo comincia ad influenzare non solo i consumi, che si contraggono, ma pure le attività di alcuni settori, compagnie aeree in prima linea.
Questa attenzione a diminuire la spesa e le previsioni di potersi muovere meno liberamente si rifletterà, come concordano molti operatori ed osservatori, nei prossimi mesi sul mercato del lavoro in maniera negativa.
Già i mercati americani hanno chiuso una seconda settimana consecutiva in flessione, da dimenticare. Il Dow Jones Industrial Average è calato decisamente. In tre giorni è passato da 970 punti ai 500 di venerdì.Standard & Poor e Nasdaq hanno lasciato sul campo più di un 10%. In calo del 13% pure l’indice delle Blue Chips.
Ma questo è il futuro con le sue ansietà.La realtà odierna conferma una crescita dei posti di lavoro nel settore delle costruzioni di ben 42000 nuovi lavoratori e questa crescita è stata favorita anche da tassi molto bassi (3,29%), dei mutui trentennali.
Il comparto del settore alberghiero, quello che sicuramente preoccupa di più nella crisi del Coronavirus insieme a quello del trasporto aereo, ha fatto registrare un trend in positivo creando 51000 nuovi posti di lavoro.
L’immobilare, i trasporti e le industrie di magazzino sono leggermente calati.
Il manifatturiero invece ha recuperato i posti persi a gennaio ma gli imprenditori sono particolarmente preoccupati dai possibili ritardi nelle consegne di merci da parte di produttori esteri soprattutto cinesi che potrebbero portare a rotture di stock.
Da ultimo gli stipendi medi sono aumentati del 3% rispetto all’anno passato.
Ed è tutto. In attesa della più sensibile rilevazione del prossimo mese, quella su marzo, con le possibili misure di contenimento del virus da parte del Governo.
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