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Usa, Cohen violò legge su ordine di Trump. Inchiesta coinvolge il presidente
LaPresse

Usa, Cohen violò legge su ordine di Trump. Inchiesta coinvolge il presidente

E' stato Donald Trump a ordinare al suo ex avvocato, Michael Cohen, di compiere operazioni di pagamento che -nel 2016- non rispettavano le norme sui finanziamenti elettorali. Lo affermano gli inquirenti federali, come dimostra una mozione depositata presso il Distretto meridionale di New York.

Cohen pagò la pornostar Stormy Daniels e l'ex playmate Karen McDougal per ottenere il silenzio delle due donne su presunte relazioni con l'attuale presidente. Secondo gli inquirenti, il legale effettuò i pagamenti "in coordinamento con e sotto la direzione di Individuo 1", la formula che negli atti identifica -con ogni probabilità- Trump.

L'accusa, nelle 38 pagine depositate, ha chiesto una "sostanziale pena detentiva" -circa 3 anni e mezzo- per Cohen, che ad agosto si è dichiarato colpevole di violazioni delle norme sui finanziamenti elettorali e di reati fiscali. La sentenza è attesa mercoledì.

"I reati di Cohen sono particolarmente gravi perché sono stati commessi alla vigilia di un'elezione presidenziale ed erano finalizzati a condizionare quell'elezione", affermano i procuratori del Distretto meridionale di New York. In un altro fascicolo però, il procuratore speciale Robert Mueller -che conduce l'inchiesta sui rapporti tra la campagna presidenziale e la Russia- ha invocato clemenza per Cohen, che attende di essere giudicato anche per l'accusa di aver mentito davanti al Congresso. L'avvocato, come è emerso nelle ultime settimane, ha fornito informazioni utili allo sviluppo dell'inchiesta sul Russiagate. In particolare, nel suo memo avrebbe fatto riferimento ad un tentativo di un imprecisato soggetto russo che, alla fine del 2015, avrebbe offerto alla campagna Trump "una sinergia a livello governativo".

A fare da tramite, sarebbe stato proprio Cohen. In un altro ramo dell'inchiesta, Mueller ha accusato Paul Manafort -ex manager della campagna elettorale- di aver mentito agli investigatori sui propri contatti con la Casa Bianca. Tale condotta, secondo Mueller, annulla l'accordo raggiunto tra Manafort -attualmente in carcere- e gli inquirenti. Trump ha reagito alle notizie con un tweet dai toni entusiastici: "Scagiona totalmente il presidente. Grazie!", ha scritto The Donald, facendo riferimento ad un quadro che, evidentemente, non coincide con quello ipotizzato dagli inquirenti a New York. Sarah Sanders, portavoce della Casa Bianca, ha chiosato affermando che i documenti "non ci dicono nulla di valore che non fosse già noto" e ribadendo che Cohen ha "mentito ripetutamente".

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