Esteri

Usa costretti a rassicurare Zelensky ma la situazione si è deteriorata

Di Giuseppe Vatinno

Gli Usa chiedono a Zelensky di fare elezioni ma lui fa il finto tonto. Se vince Trump, come da sondaggi, Zelensky è spacciato.

Ucraina, Usa costretti a rassicurare Zelensky ma la situazione si è deteriorata

Che le cose non si stiano mettendo bene per l’Ucraina è del tutto evidente.

Incominciano a serpeggiare malumori, fastidi, incomprensioni.

Ha cominciato la Polonia, storica alleata di Kiev, con la “guerra del grano”, arrivando ad alti livelli di tensione e alla decisione di non fornire più armi all’Ucraina, almeno non quelle moderne di fabbricazione Usa. Ha seguito la Romania che è stufa di vedere i droni russi sorvolare e a volte cadere sul proprio territorio.

È stata poi la volta della Slovacchia con la recente vittoria di Fico e la dichiarazione di non voler aiutare più l’Ucraina.

E poi soprattutto gli Usa hanno mostrato chiari segni di insofferenza nei confronti di una guerra che sta drenando a loro e a tutto il mondo risorse ingenti provocando inflazione energetica e alimentare e quindi suscitando il malcontento nell’opinione pubblica.

Gli Usa chiedono a Zelensky di fare elezioni ma lui fa il finto tonto.

Il Washington Post, famosissimo quotidiano progressista statunitense, randella anch’esso il leader ucraino con un articolo molto eloquente sulla questione dicendo che la richiesta di elezioni proviene, tra gli altri, da Tiny Cox, presidente dell’Assemblea del Consiglio d’Europa e dal senatore repubblicano Lindsey Graham. Biden è in caduta libera nei sondaggi e Trump –da sempre critico sulla guerra- pare irraggiungibile.

In Italia la Meloni ancora regge ufficialmente l’accordo con Zelensky ma praticamente ci sono stati chiari segnali di disaffezione a cominciare dal famoso caso della “pizza di New York”, in cui il premier italiana ha fatto uno sgarbo al Presidente Usa snobbando il ricevimento ufficiale.

Si tratta di un chiaro riavvicinamento a Donald Trump, leader conservatore dei repubblicani ed ex Presidente Usa da sempre suo amico.

E se vince Trump, come da sondaggi, Zelensky è spacciato.

Ma il fatto clamoroso è stato che pur di evitare lo shutdown gli Usa hanno tagliato 6,2 miliardi di dollari di aiuti militari all’Ucraina.

Ecco perché un preoccupatissimo Biden ha preso il telefono qualche giorno fa ed ha chiamato un po’ di gente del G7 e del B9 (Bucarest Nine). Nell'elenco degli interlocutori riportato dall’Ansa  figura anche la premier italiana Giorgia Meloni, insieme al premier canadese Justin Trudeau, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il premier giapponese Fumio Kishida, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, il presidente polacco Andrzej Duda, il presidente romeno Klaus Iohannis, il premier britannico Rishi Sunak e la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna.

Dopo sono avvenuti altri due fatti interessanti.

Il ministro italiano della Difesa Guido Crosetto ha detto che l’Italia continuerà a supportare l’Ucraina ma che “le risorse non sono infinite” e poi Zelensky ha invitato il Papa a Kiev dopo averlo trattato malissimo e perfino insolentito sul suo ruolo di mediatore nella guerra. Il furbo comico ha infatti capito che gli Stati stanno cominciando ad abbandonarlo sotto la pressione delle loro opinioni pubbliche stufe di pagare la loro guerra in termini di inflazione energetica ed alimentare stellare.