Esteri
Usa, i capelli di Trump abbisognano di più acqua

Cambia la legge per avere più pressione d’acqua. Ma i consumatori non la vogliono
In piena campagna elettorale per la rielezione, in mezzo alle proteste antirazziste, agli attacchi della nuova combattiva VP democratica Kamala Harris che lo considera un ‘predatore seriale’ e lo storico accordo di pace tra Emirati Uniti e Israele, Trump mette sul tavolo un problema che sembrerebbe di non poco conto: la pressione dell’acqua per lavarsi i capelli. Per il Presidente infatti la pressione attuale sembrerebbe insufficiente ed allora, via al cambiamento.
L’ Amministrazione ha proposto di modificare la legge affinché le docce possano avere maggiore pressione. La norma originale, risalente al 1992, assicura che i dispositivi delle docce garantiscano uno scarico di più di 9,5 litri di acqua al minuto.
‘Che fare?-si è chiesto in diverse occasioni il Presidente dal capello platinato-stare maggiormente sotto il getto dell’acqua o avere un getto più largo? Non so voi, ma i miei capelli devono essere perfetti’.
Un tema che sembra non aver appassionato più di tanto gli americani preoccupati dagli oltre 5 milioni e trecentomila contagiati dal Coronavirus e addolorati dalle 168000 vittime che sembrano non diminuire. Senza dimenticare la drammatica crisi economica che attanaglia il paese ormai da oltre tre mesi in una morsa che non si vedeva dalla Grande Depressione del ’29.
Il Presidente, che dell’Accordo sull’Ambiente di Parigi aveva mostrato sempre disinteresse, ha invece assicurato che in questo caso gli esperti ambientali stanno studiando i lavabi, i rubinetti, ( non i bidet perchè gli americani non sono soliti averli) e i gabinetti per controllare quanta acqua rimane ferma in questi dispositivi.
‘La gente scarica -ha detto Trump in una riunione con i capi di piccole imprese americane del settore-i gabinetti 10 /15 volte, invece che una sola’.
Sul tema sono intervenute anche le Associazioni dei Consumatori che hanno contestato la nuova misura poiché considerano che la situazione attuale permetta un risparmio di acqua ed energia e quindi anche di denaro per le famiglie. L’Organizzazione dei Consumatori è inoltre convinta che non sia necessario cambiare la legge in quanto le docce attuali garantiscono alto livello di soddisfazione nella gente e soprattutto risparmio di denaro.
Ma il Presidente, in corsa per la rielezione, non la pensa così.
A novembre anche su questo gli americani tireranno i conti.