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Usa, narcotraffico: libero dopo 33 anni Carlos Lehder, socio di Pablo Escobar

Libero il socio di Pablo Escobar, Carlos Lehder

Ha ormai settant’anni, di cui 33 passati nelle carceri statunitensi per traffico internazionale di droga: Carlos Lehder è stato il socio di Pablo Escobar e con lui ha rivoluzionato il commercio della cocaina negli anni ’80. Nei giorni scorsi è stato rilasciato e, sfruttando la nazionalità tedesca ricevuta grazie al padre, immigrato tedesco in Canada, si è già trasferito a Berlino, dove vuole costruirsi una nuova vita da uomo libero.

Chiamato “il cow boy della cocaina”, iniziò la sua carriera da narcotrafficante sul confine tra Canada e Stati Uniti, occupandosi di marjiuana, fino al primo arresto. In carcere conobbe George Jung, con il quale, dopo il rilascio di entrambi, entrò nel commercio della cocaina, mettendo insieme una piccola flotta di bimotori con cui contrabbare stupefacenti dal centroamerica alla Florida.

Dal 1978 conosce e entra in affari con Pablo Escobar, concentrandosi sul narcotraffico con base in Colombia e arrivando a “fondare” il cartello di Medellin, che terrorizzerà la colombia per anni, con violenze, attentati, omicidi. Una guerra aperta allo stato che si concluderà nel 1993 con la morte di Escobar in uno scontro a fuoco con la polizia.

A differenza di altri, che hanno ricevuto pene minori per questo, Lehder non si è mai dichiarato colpevole, cumulando così una condanna a 115 anni di carcere, ridotti a 55 quando decise di collaborare con la Dea, testimoniando contro il generale panamense Manuel Noriega.

Di recente, il suo personaggio è stato raccontato dalla popolare serie Netflix Narcos, che ne ha dato un ritratto di criminale spietato, folle e donnaiolo.