Esteri

Usa, terminata l’indagine del Congresso sui quattro giganti Usa del web.

di Daniele Rosa

Ma ormai nessuna legge puo’ fermare le loro posizioni dominanti

Mentre Facebook e Twitter ‘censurano’ i tweet del Presidente a riguardo del ‘negazionismo’ sopra il Coronavirus (meno letale dell’influenza) ,la Camera dei Rappresentanti ha chiuso le indagini sopra le attività ritenute  monopolistiche di  Amazon, Apple, Facebook y Google.

Dopo 15 mesi di indagini e 450 pagine di documentazione la Camera ha ritenuto che i 4 giganti del web , prima di diventare appunto giganti, abbiano partecipato a tecniche di monopolio. 

Secondo le indagini, queste Compagnie avrebbero usato tattiche di ‘acquisizioni aggressive’ per dominare, anzi ‘annichilire’ la concorrenza. E questo attraverso tariffe abusive e contratti capestro con i piccoli negozi.L’indagine ha presentato decine di casi in cui Facebook, Amazon, Apple e Google hanno abusato del loro potere con una cultura corporativa tesa a mantenere una posizione dominante sul mercato. 

L’indagine ha spiegato chiaramente questo atteggiamento paragonandolo a quello che, nel passato, avevano tenuto i magnati delle ferrovie e quelli del petrolio.

Il Comitato di indagine, guidato dal democratico David Cicilline, ha studiato 1,3 milioni di documenti e realizzato oltre 300 interviste che hanno permesso di giungere a delle conclusioni allarmanti in quanto i 4 ’avevano una posizione dominante che dava a loro norme ‘tailor made’ che invece non garantivano a tutto il resto del mercato’.

Già a luglio i numeri uno delle 4 Compagnie, Tim Cook di Apple, Mark Zuckenberg di Facebook, Jeff Bezos di Amazon e Sundar Pichai di Google erano comparsi in videoconferenza di fronte alla Commissione di Giustizia della Camera dei Rappresentanti.

I quattro, che insieme rappresentano un valore di 5 bilioni di dollari, hanno rigettato tutte le accuse di monopolio nei confronti dei piccoli e hanno affermato che senza di loro i giganti cinesi avrebbero preso tutto il mercato del web.

Esempi di questa attività di ‘eliminazione mirata della concorrenza’ sono stati fatti per Amazon che forzava i venditori della sua piattaforma ad accettare le proprie norme o sparire; per Google che si appropriava dei contenuti di altri; per Apple che discriminava gli sviluppatori e per Facebook in occasione dell’acquisto di Instagram.

A fronte di tutto ciò i Congressisti hanno proposto una legge antimonopolio più rigida e una serie di proposte legislative per prevenire future fusioni problematiche. 

Ma ormai le indagini sembrano essere arrivate tardi perchè a nessuno verrebbe in mente di bloccare lo sviluppo della Silicon Valley e gli enormi vantaggi sull’economia, soprattutto americana, dell’attività dei 4 ‘ mostri' del web.