Esteri

Usa tra sparatorie e presidenziali 2020: polemiche Democratici vs Repubblicani

Benny Manocchia

In un momento di accesa polemica politica, che arriva puntualmente prima di una elezione presidenziale, i democratici americani attaccano con passione il presidente Trump. "E tutta colpa sua" urlano. "Una cosa mai vista prima".

Si riferiscono alle sparatorie degli ultimi giorni, nel Texas e nell'Ohio. Stamane Trump parlera' alla nazione.

Vedremo che cosa dira'. Nel frattempo Truth Stream Media pubblica il risultato di una  inchiesta sui "mass shootings" in America durante i precedenti presidenti. Non si puo' dire se il risultato sia esatto, sia corretto perche' ci sono chiare differenze per quanto riguarda la definizione ppunto dei mass shooting: insomma ci sono sparatorie e sparatorie e, anche se il concetto purtroppo fa un po' ridere, la realta' e' che non e' facile stabilire una definizione quando si parla di morti e di feriti, di un disgraziato malato di mente oppure di un uomo che odia un certo gruppo.

Durante l'amministrazione Reagan si registrarono 11 mass shootings. Con George W Bush 20. Ventitre con Bill Clinton. Finora,nel governo  Trump, 62. Ma Barack Obama dovette subire ben 162 mass shootings. Come vedete,non ha senso dare addosso al capo di una nazione ogni volta che si verificano situazioni mortali che mettono la febbre all'intera popolazione. Per quanto riguarda la richiesta di abolire le armi da fuoco, abbiamo gia' parlato dei problemi che i governi  devono affrontare per ottenere la richiesta. Oggi,in America, repubblicani e democratici passano la palla da un campo all'altro, entrambi mentendo sfacciatamente su  chi"vuole" e chi "non vuole".

Come bambini. Anzi, come persone mature che purtroppo non hanno ancora raggiunto la maturita'.