Esteri
Vaccini, inglesi arrabbiati con Draghi: a Johnson non piace lo stop all'export
Downing Street contro le limitazioni all'export. La mossa di Draghi non piace a Londra. La stampa britannica, "L'Ue ha cambiato idea su AstraZeneca"
"La ripresa dal Covid dipende dalla cooperazione internazionale, e porre in atto restrizioni mette a rischio la battaglia globale dei vaccini", è quanto ha affermato un portavoce di Boris Johnson, citato dai media britannici all'indomani della decisione italiana di bloccare l'export di 250.000 dosi AstraZeneca dirette in Australia. Downing Street non ha citato il governo italiano, ma ha ricordato come Johnson abbia avuto rassicurazioni da Ursula "von der Leyen sulla la volonta' Ue di non limitare le esportazioni" delle case farmaceutiche, limitandosi a "controllarne la trasparenza. Ci aspettiamo che questi impegni siano rispettati".
Come scrive l’Ansa, ci sarebbe "la marcia indietro" di diversi Paesi dell'Ue rispetto all'efficacia del vaccino anti Covid di Oxford/AstraZeneca - messo in dubbio nelle settimane scorse da alcuni leader e riconosciuto invece ora come elevato, ultimi dati alla mano - dietro la strategia inaugurata ieri dall'Italia di bloccare l'esportazione di parte delle forniture di questo antidoto prodotte nel continente. È quanto sostiene oggi il Daily Telegraph, giornale britannico filo Tory euroscettico, vicino alle posizioni del governo di Boris Johnson, in apertura di prima pagina e in tono pungente. Nella sua ricostruzione, il Telegraph nota come la Germania di Angela Merkel si sia affrettata a ritirare il limite imposto finora alla somministrazione dei vaccini sviluppati a Oxford e commercializzati dal colosso farmaceutico anglo-svedese ai soli under 65.
E come Jens Spahn, ministro della Sanita' di Berlino, l'abbia definito ora "altamente efficace" evocando "una buona notizia anche per tutte le persone anziane, che potranno essere vaccinate piu' velocemente". E non risparmia neppure la Francia: sottolineando il contrasto fra le parole di ieri del primo ministro di Parigi, Jean Castex, che ha definito AstraZeneca "molto efficiente", con il giudizio sprezzante di appena un paio di settimane fa del presidente Emmanuel Macron su un asserito sostanziale flop dello stesso siero sugli anziani. Giudizio, lascia intendere il giornale britannico, dettato forse piu' da frustrazione e calcoli politici che non dalla valutazione accurata delle indicazioni scientifiche.