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Xi gela gli investitori occidentali: il piano di rilancio della Cina passa tutto per i consumi interni

Deluso chi si aspettava dal piano annunciato dal leader cinese grandi occasioni di investimento: Pechino mette in gioco 1.400 miliardi di dollari per contrastare i futuri dazi di Trump. Risorse che andranno però tutte a sostegno dei governi locali

di Federico Giuliani

Xi gela gli investitori occidentali: il piano di rilancio della Cina passa tutto per i consumi interni

Sono giornate dense di lavoro per i funzionari cinesi, impegnati, tra un incontro istituzionale e l'altro, a stilare una road map per rilanciare l'economia in vista del 2025. Pechino ha varato un maxi stimolo dal valore di 1.400 miliardi di dollari per sostenere i governi locali, gravati da debiti e passività fuori controllo, e deciso di puntare sulla crescita dei consumi interni, principalmente per schermare in via preventiva gli effetti di eventuali nuovi dazi di Donald Trump.

La ricetta annunciata da Xi Jinping ha fin da subito fatto gola all'Unione europea, felice di sapere che il Dragone avrebbe immesso denaro sonante nel sistema economico del Paese per far tornare i propri cittadini a spendere e spandere. Il punto è che, a differenza delle aspettative dei governi dell'Ue, la Cina non inietterà direttamente denaro nella sua economia. Il governo centrale del gigante asiatico, infatti, si farà semplicemente carico di una buona parte delle passività delle sue municipalità per ripianare un po' di debiti (si parla di un aumento del tetto del debito per i governi locali di circa 840 miliardi) e consentire alle amministrazioni di "sviluppare meglio l'economia".

Il piano di Xi per il rilancio economico della Cina

"Delusione" è la parola chiave ripetuta sui principali media europei. Delusione per gli investitori occidentali perché, come detto, la Cina ha sì annunciato un maxi stimolo, ma non riverserà una pioggia di denaro sulla propria economia nazionale. La manovra di Xi sarà molto più oculata e orientata a risolvere nodi locali, e per niente affatto dedita a regalare bonus alla classe media d'oltre Muraglia. Il concetto che invece è stato messo in risalto sugli organi di stampa dell'ex Impero di Mezzo è quello relativo ai "consumi interni": da qui, senza mezzi termini, dovrà passare una sostanziale ripresa dell'economia del gigante asiatico. I leader del Partito Comunista Cinese hanno parlato della necessità di mettere in campo sforzi "vigorosi" per incrementare i consumi e la domanda interna "in tutte le direzioni", promettendo di finanziare lo sforzo attraverso l'espansione del deficit di bilancio del Paese. La mancanza di dettagli sui programmi ha però (almeno fin qui) lasciato i mercati a chiedersi cosa potrebbe significare promuovere "vigorosamente i consumi", soprattutto considerando l'avversione dei leader di Xi per le misure di welfare sociale e di stimolo fiscale in stile occidentale.

Pochi dettagli e lo spauracchio di Trump

Aumento del deficit fiscale, emissione di bond di lunghissimo termine, politica monetaria espansiva: ecco, ricapitolando, gli ingredienti chiave della ricetta economica cinese per il 2025. Il risultato finale dovrà coincidere con una domanda interna da stimolare in tutte le direzioni, mettendo a punto anche non meglio specificate azioni speciali. Possiamo citare lo stimolo per i governi locali. E poi? Ancora nebbia fitta. Certo è che, nel 2008, la Cina lanciò un pacchetto di stimoli monstre che contribuì a far uscire l'economia mondiale dalla recessione causata dalla crisi finanziaria globale. Ma quello stimolo (da 4 trilioni di yuan) - che oggi dovrebbe essere parecchie volte più grande per avere lo stesso effetto - fu investito per lo più in progetti infrastrutturali su larga scala.

Tornando al topic dei consumi, per Xi è fondamentale convincere i suoi connazionali a riversare sul mercato interno i propri risparmi. Già, perché con Trump alla Casa Bianca le esportazioni cinesi saranno presumibilmente colpite da dazi e tariffe. Dunque, senza più potersi affidare alla leva dell'export verso Usa (e Ue), Pechino spera di rimediare internamente. In attesa di dettagli più precisi.