Esteri

Egitto, Zaky incontra la madre in carcere: "Sono esausto e depresso"

La famiglia dello studente egiziano: "Restituiteci nostro figlio"

Patrick Zaky ha incontrato la madre nel carcere di Tora, in Egitto. Arrestato a febbraio, lo studente egiziano  che studiava presso l'università di Bologna ha confessato : "sono fisicamente e mentalmente esausto, non ne posso più di stare qui e mi deprimo ad ogni tappa importante dell'anno accademico mentre sono qui invece che con i miei amici a Bologna".

Le dichiarazioni sono state diffuse sulla pagina Facebook del gruppo 'Patrick libero'.    

"Raramente esco dalla mia cella durante il giorno, perché non riesco a capire perché sono qui e non voglio affrontare la realtà per cui posso andare a camminare su e giù nel raggio di pochi metri, per poi essere rinchiuso di nuovo in una cella ancora più piccola". 

Le sue parole parole, ha commentato la famiglia, "ci hanno lasciato in lacrime, dato che siamo incapaci di aiutare nostro figlio in questa situazione straziante".    

"Nostro figlio è una persona innocente e un brillante ricercatore, dovrebbe essere valorizzato, non rinchiuso in una cella. 10 mesi fa, Patrick stava lavorando al suo master e pensava di terminarlo per poi proseguire con il dottorato di ricerca. Ora come ora, il suo futuro è completamente incerto; non sappiamo quando sarà in grado di continuare gli studi, di lavorare e persino di tornare alla sua vita sociale, un tempo ricca. Chiediamo a ogni persona responsabile e a chi prende le decisioni di rilasciare immediatamente Patrick. Restituiteci nostro figlio e restituiteci tutte le nostre vite".