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Frutta e verdura, rincari del 100%. Dalle zucchine alle mele: boom dei prezzi

Frutta e verdura, aumenti anche fino al 100%: ecco i 10 alimenti che hanno registrato i rincari più alti 

Sono diversi i motivi per cui questo inverno gli italiani dovranno abituarsi a prezzi più alti per frutta e verdura. Si parte dal clima, passando per il calo dei consumi fino a una domanda debole, senza dimenticare la speculazione.

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Gambero Rosso ha chiesto al CAR (Centro Agroalimentare Roma) e Istat quali sono i prodotti ortofrutticoli freschi che tra ottobre e dicembre 2023 hanno subito i rincari più pesanti ed ecco cosa è emerso:

  • zucchine scure +105% (variazione assoluta euro/chilo di +86 cent)
  • melanzane +96% (variazione assoluta euro/chilo di +1,29 euro)
  • cavolfiore bianco +53% (variazione assoluta euro/chilo di +1,09 euro)
  • cetrioli +52% (variazione assoluta euro/chilo di +75 cent)
  • lattughe cappuccio +51% (variazione assoluta euro/chilo di +76 cent)
  • pomodori lunghi verdi +45% (variazione assoluta euro/chilo di +54 cent)
  • uva da tavola bianca +42% (variazione assoluta euro/chilo di +2,11 euro)
  • mele +9% (variazione assoluta euro/chilo di +17 cent)
  • arance +8,3% (variazione assoluta euro/chilo di +13 cent)
  • pere +8% (variazione assoluta euro/chilo di +20 cent)

"Negli ultimi mesi del 2023, il clima insolitamente caldo e gli effetti del maltempo della primavera scorsa hanno condizionato alcune produzioni. - spiega il CAR - Questo ha portato a un incremento a livello nazionale dei prezzi all’ingrosso di alcuni prodotti ortofrutticoli più sensibili ai cambiamenti climatici. Il caldo prolungato ha causato forti ritardi nella semina di prodotti come zucchine, cavolfiore, lattuga cappuccio e melanzane, mentre l’arrivo improvviso delle temperature fredde ne ha rallentato notevolmente la produzione".

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"Il nostro patrimonio ortofrutticolo italiano è un tesoro inestimabile, e ogni stagione rileva la ricchezza di prodotti che abbiamo a disposizione. – è il commento di Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati e direttore generale del CAR – In un contesto in cui le sfide metereologiche incidono sempre più sul costo di frutta e verdura, consiglio di non rinunciare al cibo fresco e freschissimo e a seguire un'alimentazione salutare. I mercati rionali e i mercati all’ingrosso garantiscono prodotti sicuri e di alta qualità e rappresentano, anche dal punto di vista economico, il luogo della competizione, quindi maggiormente conveniente per i consumatori. Mi preme, infine evidenziare, che le rilevanti variazioni percentuali sono in realtà incrementi modesti se li consideriamo in valore assoluto, trattandosi di prodotti indispensabili per la nostra alimentazione".

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