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Golinelli, giovane allevatore modenese, rappresenta l'Italia a Bruxelles

@Andrea_Radic

Guglielmo Golinelli, giovane allevatore modenese, rappresenterà la suinicoltura italiana a Bruxelles

Guglielmo Golinelli, giovane allevatore modenese, rappresenterà la suinicoltura italiana a Bruxelles
Dal 15 luglio scorso Guglielmo Golinelli, 29enne allevatore di Mirandola (MO) è entrato a far parte dell’Osservatorio del mercato delle carni bovine e suine della Commissione Europea a Bruxelles e in qualità di esperto nel Gruppo di lavoro carni suine rappresenterà il comparto suinicolo. 

Lo rende noto in un comunicato Confagricoltura Emilia Romagna, ricordando che Golinelli vanta tra gli altri due diplomi universitari. Uno in Scienze e tecnologie delle produzioni animali conseguito all’Università di Bologna e uno in Economia e gestione del sistema agroalimentare ottenuto presso l’Università Cattolica di Cremona, a cui si uniscono specializzazioni sul mercato della carne suina italiana e gli effetti della legge 2015 che regola l’etichettatura delle carni fresche. “Porterò all’attenzione della Commissione europea le richieste dei suinicoltori – ha dichiarato Golinelli immediatamente dopo aver ottenuto l’importante incarico – così come mi batterò per individuare strumenti che valorizzino la carne suina italiana per arrivare all’obbligatorietà dell’etichettatura dei prodotti trasformati a garanzia della massima trasparenza all’origine del prodotto”. Il giovane allevatore fa parte di Anga-Giovani Confagricoltura ed è membro di Giunta di Confagricoltura Modena. Sulla distintività del modello allevatoriale italiano ha posto l’accento anche Giovanna Parmigiani, presidente nazionale e regionale Carni Suine di Confagricoltura. 

“Guglielmo Golinelli è giovane, intraprendente e preparato - ha affermato – Partecipare all’evolversi del settore in ambìto internazionale può consentirgli di comprendere in anticipo le fluttuazioni del mercato e di supportare, in questo modo, i suinicoltori italiani nel loro lavoro quotidiano. In più, questi Gruppi di lavoro hanno il compito di redigere documenti utili ai commissari europei nello svolgimento dell’attività legislativa”. “Siamo stati troppo spesso assenti dai processi decisionali e di governo della Ue – ha infine dichiarato Gianni Tosi, presidente di Confagricoltura Emilia Romagna – subendo le conseguenze di scelte altrui. E’ il momento di essere protagonisti per qualificare il nostro comparto suinicolo. Adesso che oltre il 70% delle normative agricole e zootecniche sono di derivazione comunitaria, diventa strategico presidiare l’attività della Commissione europea”.