Food
Il caso del piattino per le trofie, la ristoratrice: "I social ti rovinano"
"E' importante pensare sempre prima di pubblicare qualcosa online", dice la proprietaria dell'osteria di Finale Ligure
La ristoratrice criticata per aver fatto pagare 2 euro in più un piattino per condividere le trofie: "I social possono essere pericolosi. Io ho avuto paura"
La morte di Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria Le Vignole diventata celebre per una recensione online in difesa dei gay che ha fatto discutere, è l'esempio di cosa può portare l'eccesso di critiche sui social network ma non è l'unico caso in cui la pioggia di commenti negativi e insulti ha reso la vita difficile a un ristoratore.
E' il caso di Ida Germano, titolare dell'Osteria del Cavolo di Finale Ligure, che qualche tempo fa era stata sommersa dalle critiche per aver fatto pagare 2 euro in più un piattino per far assaggare le trofie a una bambina. Lo scontrino era stato prima fotografato e poi condivisio sui social da Selvaggia Lucarelli. Suo malgrado anche un'omonima osteria di Monza aveva subito lo shitstorm dalla Rete.
Leggi anche: Ristoratrice morta, a Lodi inchiesta per istigazione al suicidio
"Il web e i social possono essere pericolosi, bisogna ricordarlo sempre", ha detto la ristoratrice in una intervista a Gambero Rosso parlando della storia di Pedretti. Per quanto riguarda invece la sua vicenda, Ida Germano racconta: "Sono stata travolta dagli attacchi, non solo sui social. Hanno iniziato anche a chiamarmi al telefono per offendermi e minacciarmi e a inviarmi lettere piene di insulti, l’ultima è arrivata quindici giorni fa. Una volta, mentre stavo camminando per strada, un uomo mi ha riconosciuta e ha abbassato il finestrino per insultarmi. Ho avuto paura che qualcuno venisse direttamente nel ristorante per offendermi. È stato un periodo difficile, ma l’ho superato, anche concentrandomi sul lato positivo della situazione: i tanti messaggi di solidarietà che mi sono arrivati".
Leggi anche: Bazooka social: Ferragnez, Mattioli, Pedretti. La "gogna mediatica" ora uccide
Ida Germano dice comunque di aver "superato il momento più critico, ora le telefonate di offese si sono ridotte, così come anche le lettere. Le riconosco e le cestino senza neanche leggerle. Ma non tutti reagiamo allo stesso modo, ecco perché è importante pensare sempre prima di pubblicare qualcosa online: se un piatto, un conto o qualsiasi altra cosa non convince io preferisco sempre che mi venga detto a voce, così ho modo di spiegarmi".
Leggi anche: Pedretti e "l'aiuto del programmino". Recensione falsata e giallo della morte
Le recensioni quindi vanno evitate? "No, anzi, - spiega Ida - possono essere molto utili per noi ristoratori, purché siano vere e non dettate dalla voglia di vendicarsi di chissà cosa. Ho letto pareri negativi sul mio ristorante datate a un periodo in cui eravamo chiusi per ferie. Che senso hanno, se non quello di svalutare il lavoro degli altri?".