Il miglior caffè al mondo? Alle falde dell'Everest: parola di Peck
Degustare il caffè, quando si tratta di eccellenze che provengono da diversi paesi del mondo e sono rari e preziosi chicchi monorigine, è un po' come affrontare una "verticale" di un grande vino.
Ciascun "bland" ha i suoi aromi, retrogusti e particolari caratteristiche. Quelli proposti da Peck, lo storico negozio di eccellenze enogastronomiche milanese, una grotta delle meraviglie per chi ama le cose buone, sono stati:
Il Burundi Kibuye Cup of Excellence: coltivato in Burundi è soprattutto di varietà arabica Bourbon, dal corpo leggero con sentori dolci e fruttati di lime, caramello, ananas, amarena e un retrogusto floreale e persistente. La Cup of Excellence è il più prestigioso riconoscimento dato a un caffè di qualità fine.
Indonesia Kopi Tongkonan Toraja, prodotto nell'isola di Sulawesi sugli altopiani a 1900 metri con terreno vulcanico. I suoi preziosi chicchi sono conservati in botticelle di legno intagliate a mano. In tazza sprigiona note di cioccolato e mandorla con gusto dolce e speziato. Un accenno di affumicato con corpo pieno e ricco e live acidità.
Nepal Mount Everest è l'unico caffè al mondo coltivato a Nord del Tropico del cancro. La maggior parte del caffè nepalese viene coltivato da piccoli agricoltori ed è fertilizzato organicamente con concime di bufalo. Grande consistenza e struttura, note di cacao e arancia candita con note di zenzero, per questa meraviglia.
Da notare la degustazione accompagnata da praline di cioccolato con il 10 per cento di polvere di ciascun caffè aggiunto all'impasto, un piccolo capolavoro del maestro pasticcere.