Food
Caldo e alimentazione ballerina: come evitare le intossicazioni estive
Il caldo aumenta lo sviluppo di batteri “cattivi” colpendo i “buoni”. La parola agli esperti
Intossicazioni alimentari, consigliabile sempre una dieta moderata e ben bilanciata
Una dieta varia, moderata e ben bilanciata è sempre il miglior punto di partenza: “Io sposo la dieta onnivora sostenibile-afferma la dott. Caruso- e per ridurre il rischio di disbiosi legate alla stagione, suggerisco di utilizzare verdure colagoghe come rucola e radicchio, ma anche le misticanze a foglie piccole”. L'indicazione è quella di consumarne piccole porzioni, preferibilmente prima del pasto. Per quanto riguarda i legumi, che forniscono proteine virtuose ma possiedono pellicine ricche di fibre fermentescibili, è bene consumarli decorticati e frullati, ad esempio sotto forma di hummus. E riguardo all’acqua come comportarsi? L'idratazione continua e adeguata, soprattutto in estate, resta un elemento imprescindibile per il benessere psicofisico e il corretto funzionamento dell'intestino ma l’acqua non è tutta uguale: “Dobbiamo un po’ cambiare il nostro approccio nei confronti dell’acqua spostandolo dal concetto di semplice reidratazione verso una reidratazione consapevole, con il giusto tipo di acqua. Molti studi, ad esempio, dimostrano che le acque bicarbonato calciche aiutano sia la digestione nel paziente dispeptico sia la peristalsi in quello stitico. Si tratta di un elemento utile ma spesso trascurato”.
Intossicazioni alimentari, bere di più con acqua aromatizzata
Un consiglio per bere di più è quello di aromatizzare l'acqua con la buccia di agrumi e menta, utili anche per le proprietà benefiche sul tratto gastrointestinale e per la blanda attività antisettica, particolarmente preziosa in questo periodo dell'anno. Non bisogna dimenticarsi, inoltre, di reintegrare l'organismo con vitamine basiche, come la vitamina B, e gli oligoelementi, come il magnesio. Anche questo aiuta il corpo a superare il cambio di stagione. È importante che l’acqua che assumiamo non sia eccessivamente fredda, dato che lo stomaco, ma in generale tutto l'apparato digerente, mal tollera gli sbalzi di temperatura. Per lo stesso motivo occorre fare attenzione ai gelati ed evitare bevande e cibi ghiacciati, appena prelevati dal frigo. Meglio dunque aspettare qualche minuto prima del consumo, un tempo che non permette ai batteri di proliferare: “È vero che i cibi non andrebbero mai lasciati fuori dal frigo ma prima che si verifichi una fermentazione patologica serve almeno 1 ora e 30 a elevata temperatura. Consumare il cibo 10 minuti dopo averlo rimosso dal refrigeratore garantisce un buon compromesso per evitare sia una congestione che il rischio di fermentazione. La temperatura dell'acqua, in particolare, dovrebbe essere intorno ai 20 gradi e comunque mai al di sotto dei 15”.
Intossicazioni alimentari, i consigli per fermare i disturbi
Che fare se si hanno disturbi? In caso di diarree estive il primo consiglio è naturalmente quello di reidratare l’intestino bevendo acqua o tisane. Ma non è l’unico accorgimento: “La buona notizia è che questi stati disbiotici rispondono favorevolmente all'uso di probiotici-spiega la dott.ssa Caruso-Io in genere mi avvalgo di booster, ovvero fermenti a una concentrazione tale che il loro effetto è equiparabile a quello della loperamide ma senza i suoi effetti collaterali». Se i sintomi sono blandi e non condivisi con altre persone presenti, saranno sufficienti pochi giorni e con l'aiuto dei probiotici e di un’alimentazione corretta i sintomi dovrebbero risolversi. Se, però, i sintomi fossero acuti e condivisi potrebbe trattarsi di intossicazione alimentare; in questi casi meglio ricorrere subito alle soluzioni reidratanti disponibili in commercio e contattare al più presto un medico per le cure del caso. Per aiutare l’intestino in caso di stipsi, invece, si può ricorrere a una semplice ricetta: 200 ml di acqua bicarbonato calcica dopo 3 kiwi maturi e probiotici multiceppo. Chiaramente. se è un disturbo noto, è doveroso portare con sé la terapia già in corso”.