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Luce, l’outsider di Montalcino, incontra Paolo Fresu

@Andrea_Radic

Lamberto Frescobaldi e Paolo Fresu hanno raccontato il binomio musica e vino

Luce & Music
Luce, l’outsider di Montalcino, incontra
Paolo Fresu.

Lamberto Frescobaldi e Paolo Fresu hanno raccontato il binomio musica e
vino, accompagnati dalle eleganti note del jazz e di Luce 2013.
Al MUDEC di Milano il vino ha incontrato la musica. Protagonisti di questo particolare incontro,
Lamberto Frescobaldi e Paolo Fresu, grandi interpreti dell’enologia e della musica contemporanea. Insieme
a Nick The Nightfly (artista e voce storica della radio), hanno svelato in “Luce & Music” cosa accomuna
due universi sensoriali apparentemente lontani, ma in realtà molto affini perché in grado di suscitare
emozioni ed evocare atmosfere con il loro “sound”.

Ed è proprio il significato dell'incontro ad aver ispirato “Luce & Music”, a partire dalla scelta della location: l’auditorium del MUDEC, un luogo che ospita culture, visioni, espressioni artistiche, tradizioni e creatività. “L’incontro fra le persone è dove tutto ha inizio” recita un antico proverbio giapponese: anche la storia di Luce è iniziata così, a Montalcino, oltre vent’anni fa.
L’incontro è di fatto nell’essenza stessa di Luce, nato dall’incontro non solo di due importanti famiglie nel mondo del vino (i toscani Frescobaldi e i californiani Mondavi), ma anche di due vitigni (Sangiovese e
Merlot).

Allo stesso modo Lamberto Frescobaldi e Paolo Fresu hanno dato vita all'incontro del vino con la musica,
esprimendo con differenti “generi” di note (le note musicali e le note aromatiche e gustative che si
sprigionano in un bicchiere di vino) quanto vicini e complementari possano essere questi due mondi.

Entrambi “outsider” nei rispettivi ambiti, Luce (il primo e unico vino prodotto a Montalcino da uve
Sangiovese e Merlot) e la musica di Paolo Fresu incarnano infatti quelle caratteristiche di unicità e originalità che contraddistinguono ogni eccellenza.

Alla conversazione sulla musica e vino, si sono alternate alcune performance live di Paolo Fresu.
Al termine dell’incontro Luce 2013 è stato protagonista del cocktail dinner curato dallo chef Enrico
Bartolini che, per l’occasione, ha presentato “Underground” un’inedita creazione dedicata al grande
“outsider” di Montalcino. 

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Un antico proverbio giapponese recita: “L’incontro fra le persone è dove tutto ha
inizio”: anche la storia di Luce inizia così, a Montalcino, in seguito all’incontro e
all’amicizia di due grandi interpreti della storia enologica contemporanea, Vittorio
Frescobaldi e Robert Mondavi. Agli inizi degli anni Novanta i due decisero infatti di dare
vita alla prima e sola collaborazione di sempre tra due grandi famiglie del vino, con lo
scopo di produrre a Montalcino un vino unico, espressione di due mondi e di due
culture, ma soprattutto della comune passione per il vino.

Una visione straordinaria che portò alla nascita di un blend inedito di Sangiovese e
Merlot a cui venne dato il nome di “Luce: fu proprio Margareth Mondavi a ideare questo
nome, in omaggio ad una giornata in cui un raggio di luce illuminava Montalcino dopo
una forte temporale, ma soprattutto in omaggio al fiorire di una nuova vita
A fianco di Vittorio e Robert, furono coinvolti anche i rispettivi figli Lamberto e Tim,
allora giovani enologi, entusiasti di entrare a far parte di un progetto che doveva eccellere
per qualità e innovazione.

Dall’individuazione dei terreni migliori, alla conduzione del vigneto, sino alle pratiche di
cantina: ogni passaggio venne condiviso e deciso “a quattro mani”, perché Luce non
fosse il risultato di un pensiero solitario e univoco, ma la sintesi di un’intuizione
illuminata.

Le prime due annate di Luce, 1993 e 1994, vennero presentate insieme nel 1997
stimolando da subito grande curiosità e interesse per la concezione innovativa e
sorprendente che caratterizzava l’intero progetto.

Vendemmia dopo vendemmia, Luce divenne protagonista della scena enologica
internazionale e conquistò opinion leaders e professionisti che riconobbero la bontà di
quelle scelte lungimiranti: il sapiente blend risultò sempre più convincente così da
imporsi sui mercati mondiali grazie alla personalità originale di ogni annata.
Dalla vendemmia 2004, con la fine della partnership con i Mondavi, è Lamberto
Frescobaldi a seguire personalmente il progetto, dirigendone orientamenti produttivi,
dalla vigna alla creazione dei blend di ogni annata.
2. Luce: il Nome


La luce è fonte di vita, è gioia, si oppone al buio…
La luce è l’energia che genera e nutre la vite, è il calore che accompagna la maturazione
delle uve, è la brillantezza del vino che si riflette nel bicchiere.
L’emblema di Luce è un sole raggiato (che ricorre spesso nel Rinascimento a evocare il
risveglio dopo l’oscurantismo medievale) con una corona di 12 fiamme e si ispira
all’altare della chiesa di Santo Spirito, a Firenze, realizzato da Giovanni Battista Caccini,
con l’aiuto di Gherardo Silvani, nel 1590. Il cuore di questo sole è rosso come la terra di
Siena e delle dolci colline che la circondano. Dall’incontro della terra con il cielo nasce
Luce, che irruppe sulla scena del vino come un raggio di sole che squarcia il cielo dopo
un temporale.
Il nome Luce è stato poi declinato anche per gli altri prodotti della Tenuta: Lucente, la
cui prima vendemmia (1995) venne presentata nel 1997, e Luce Brunello di Montalcino,
presentato esattamente dieci anni dopo, nel 2007 con la vendemmia 2003. 
3. Il Territorio


Nel cuore del Parco Naturale della Val d’Orcia, lontano dalla vita frenetica dei grandi
centri urbani e dai poli industriali, permane un panorama intatto e per molti versi
selvaggio: Montalcino.
Qui l’uomo ha saputo instaurare con la natura un rapporto rispettoso, preservandola
negli anni da abusi e speculazioni edilizie, mantenendo inalterato nel tempo il fascino e la
magia di un territorio incontaminato. Un paesaggio eccezionale e unico che nel 2004
l’Unesco ha dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
L’antico borgo di Montalcino si erge su una collina a 564 metri sul livello del mare e
conserva ancora oggi immutato l’incanto della sua storia millenaria. Costellate da boschi
di lecci e dalla macchia mediterranea, le dolci colline che circondano Montalcino
accolgono oliveti e vigneti, emblemi di un’agricoltura plurisecolare.
Qui il suolo è ricco, molto variabile, intervallato da terreni scistosi ricchi di galestro misti
ad argille.

La luce brillante e intensa e il vento persistente, caldo il giorno e fresco la notte,
favoriscono un clima asciutto e temperato che consente una maturazione completa e
docile delle uve e del loro patrimonio aromatico.
In questo microclima unico nascono vini eccellenti la cui genesi è stata mantenuta nei
secoli fedele ai canoni della tradizione toscana. 

 

4. La Tenuta Luce della Vite

È in questa terra straordinaria che si estende la Tenuta Luce della Vite, a sud-ovest diMontalcino. 192 ettari di terreno di cui all’incirca 77 vitati.

Alcuni vigneti vennero piantati nel 1977, la maggior parte aggiunti fra il 1997 e il 2007 con una densità media dicirca 6.150 ceppi per ettaro. La Tenuta Luce della Vite è fra le più alte del territorio, essendo collocata fra i 350 e i 420 metri sul livello del mare. Nelle zone più alte i terreni sono particolarmente ricchi di galestro, ben drenati e poveri di sostanze organiche, dunque ideali per la coltivazione del Sangiovese; mentre le zone più basse presentano un suolo più ricco di argilla e quindi adatto ad accogliere il Merlot. Il particolare microclima del territorio, che vede l’alternarsi di giornate calde e asciutte a notti fresche e ventilate, e l’esposizione a sud dei vigneti danno uve capaci di originare vini di grande concentrazione e potenza.

La conduzione del vigneto segue i canoni dell’agricoltura sostenibile mediante l’utilizzo
di sostanze organiche e pratiche agronomiche naturali. La resa media per ettaro viene
mantenuta molto bassa affinché le uve possano sviluppare le proprie peculiarità varietali
ed esprimere l’essenza del territorio. L’attenzione è dunque interamente focalizzata sulla
rispondenza vitigno – territorio, nell’assoluta convinzione che il vino debba essere la
naturale espressione del luogo ove viene prodotto e delle caratteristiche delle uve da cui
è ottenuto.

Mentre il Sangiovese è un vitigno di grande tradizione, che può vantare un ruolo storico
da protagonista nell’enologia toscana e ilcinese in particolare, il Merlot ha fatto il suo
ingresso in tempi più recenti. La vendemmia avviene in due momenti diversi, in quanto il
Merlot è più precoce (giunge a maturazione ottimale di norma intorno alla metà di
settembre) mentre il Sangiovese è più tardivo (metà ottobre circa). Le uve, quindi,
vendemmiate separatamente, sono oggetto di un’ulteriore selezione manuale in cantina:
solo gli acini migliori di entrambe le varietà giungeranno al processo di vinificazione. 


5. Il Vino

5.1 Luce: un outsider in Montalcino
Luce è stato il primo vino prodotto a Montalcino da uve Sangiovese e Merlot. Alla
struttura e all’eleganza del Sangiovese, vitigno di grande tradizione toscana, i creatori di
Luce decisero di affiancare la rotondità e la morbidezza del Merlot, in un equilibrio
inizialmente paritetico.

Una scelta che nulla ebbe a che vedere con il desiderio di creare un vino di gusto
internazionale, ma motivata unicamente dalla volontà di sperimentare per ottenere un
vino che fosse davvero unico e innovativo per il territorio.
Dopo aver studiato meticolosamente l’abbinamento agronomico terreno-varietà, la
grande esperienza nella gestione dei legni portata in dote dalla famiglia Mondavi
condusse alla scelta del migliore “abito” in cui far riposare Luce, perché non ne fosse
stravolto l’equilibrio aromatico e gustativo, ma anzi potesse rafforzarne struttura e
carattere.

Oggi il blend varia in base all’annata e alla qualità delle uve, a cui corrisponde un diverso
apporto del legno che cambia in base all’uvaggio.
Luce è il vino icona della Tenuta Luce della Vite, un grande vino in senso assoluto, un
vero fuoriclasse dell’enologia contemporanea in grado di rappresentare l’eccellenza e
l’unicità del made in Italy nel mondo.
La vendemmia 2013

Il decorso stagionale del 2013 è stato particolarmente favorevole: a una primavera fresca
con piogge regolari, sono seguite un’estate calda, ma senza picchi estremi, e un inizio di
autunno caratterizzato da buone escursioni termiche tra giorno e notte. Tutto ciò ha
consentito lo sviluppo armonioso degli aromi e la concentrazione nel frutto: la
vendemmia ha quindi regalato uve sane, perfettamente mature e particolarmente ricche
di polifenoli.

Sin dal colore intenso e profondo, Luce 2013 rivela una straordinaria ricchezza: il
bouquet, elegante e complesso, offre aromi vibranti di frutti rossi misti a spezie e delicate
note floreali. In perfetto equilibrio tra potenza e freschezza, l'annata 2013 ha
un’importante struttura che accarezza il palato senza spigolosità e lascia presagire un
lungo invecchiamento... 


Lucente è il secondo vino di Luce nato dall’attenta selezione di uve Sangiovese e Merlot
praticata per Luce. Lucente esprime un carattere fortemente legato al territorio e abbina
un’eccellente corposità a una notevole e variegata complessità aromatica.
5.3 Luce Brunello
Dei circa 77 ettari di proprietà della Tenuta Luce della Vite, 5 sono iscritti all’albo del
Brunello di Montalcino. Da questi vigneti proviene l’uva destinata alla produzione del
Luce Brunello, vero e proprio tributo a quel grande prodotto che lega indissolubilmente
il nome di Montalcino all’enologia di qualità. Luce Brunello esprime in maniera chiara ed
inequivocabile il percorso di unicità ed eccellenza intrapreso dalla famiglia Frescobaldi in
un territorio di indubbia vocazione vitivinicola e di grande tradizione.