Food

Mangiare bene per stare meglio. A Paestum il congresso della cucina d'autore

Eduardo Cagnazzi

Una carrellata di star della gastronomia internazionale all'insegna della Dieta Mediterranea

Sarà una grande carrellata di star della gastronomia italiana e mondiale ma, soprattutto, per tutti gli addetti ai lavori, rappresenterà un’enorme opportunità di confronto e dialogo su quello che è il tema di Eat well and stay well, giunto alla undicesima edizione. Si presenta così il congresso internazionale di cucina d’autore di scena il 23 e 24 maggio a Paestum, promosso da Le strade della mozzarella (Lsdm). Oltre cinquanta gli chef chiamati in causa nei momenti congressuali e un centinaio in tutto con quelli impegnati nelle attività collaterali dell’evento. Esponenti, affermati o emergenti, di spicco della gastronomia nazionale. Con loro un parterre de roi internazionale composto da nomi di grande calibro. Tra i Paesi rappresentati, con movimenti gastronomici in ascesa e decisamente interessanti, la Turchia, la Russia e la Thailandia. Poi Usa, Germania, Svezia, Austria, Portogallo, Francia, Spagna, Slovenia. Spazio di riguardo ovviamente per la pizza, icona del made in Italy: presenti i primi cinque classificati di 50 top pizza, ai quali si aggiungeranno due relatori dagli Stati Uniti. Accanto alle due sale principali del Savoy Beach Hotel, sono previsti ampi spazi dedicati ai prodotti di eccellenza della Penisola. Tra questi, i cosiddetti Atelier dove, con l’ausilio di importanti figure della ristorazione, si svolgeranno focus specifici su pasta secca e pasta fresca, pomodoro, formaggi, olio, aceto, birra e caffè. In primo piano, inoltre, il mondo vegetale. Ruolo di rilievo, invece alla Mozzarella di bufala campana Dop, simbolo dell’agroalimentare del Sud Italia e “musa ispiratrice” della manifestazione. “Al centro del dibattito -sottolineano Barbara Guerra e Albert Sapere, ideatori e curatori di Lsdm- sarà il tema Eat well and stay well, con i relatori che attualizzeranno gli studi sulla Dieta mediterranea fatti nel dopoguerra, proprio in Cilento, dal fisiatra americano Ancel Keys”. Come indicato nel Manifesto preparato da Lsdm, il cuoco moderno dovrà dimostrare un’elevata sensibilità alimentare e ambientale, sapendo conciliare il gusto con il benessere e la sostenibilità. Tecnica e conoscenza dunque al servizio delle esigenze del mondo attuale, anche alla luce   della   mediaticità   e  del   ruolo   sociale   che   riveste   ormai   la   figura   dello   chef.   Tutto ciò in linea con la proclamazione del 2018 Anno nazionale del cibo italiano. Il Manifesto del cuoco moderno proporrà frutta e verdura, sia nella parte salata che in quella dolce nel rispetto della stagionalità degli ingredienti; preferirà l’olio extravergine d’oliva come grasso principale; non farà mancare la pasta secca, segno distintivo dell’italianità nel mondo; utilizzerà legumi contribuendo al recupero delle varietà tradizionali presenti in Italia; preferirà i prodotti da agricoltura e allevamenti sostenibili scegliendo tra quelli provenienti da filiera. Inoltre valorizzerà i piccoli artigiani locali ed userà la tecnologia solo come strumento per migliorare le tradizioni.