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Biossido di azoto: picco in Lombardia. Allarme asma per i bambini di Milano
Il capoluogo lombardo rimane impregnato di biossido di azoto. E proprio a causa di questo inquinante, ogni anno 500 bambini si ammalano di asma
La Lombardia, e in particolare Milano, sono “assediati” dal biossido di azoto proveniente, in larga parte, dalle emissioni dei veicoli diesel. Su base mensile, il 94% dei 319 campionatori collocati nelle strade della città meneghina ha superato i 40 μg/m³, quasi il 53% ha passato i 50 μg/m³, il 13% ha segnato oltre 60 μg/m³ e il 3% oltrepassa addirittura quota 70 μg/m³. Questi dati portano a un unico risultato: il 100% dei campionatori di NO2 ha rivelato livelli superiori alla soglia annuale di 20 μg/m³, che i ricercatori dell’Organizzazione mondiale della sanità indicano come valore da cui inizia a verificarsi un impatto negativo sulla salute umana.
Questi i risultati raccolti grazie al contributo di oltre 900 cittadini in Lombardia (su un totale di quasi 2.000 a livello nazionale) che hanno partecipato alla terza campagna “NO2, NO Grazie” dell’associazione Cittadini per l’Aria, misurando il biossido di azoto dall’8 febbraio al 7 marzo 2020 a Milano e area metropolitana, nell’alto milanese e nella Provincia di Monza.
Sulla base dei valori medi mensili misurati e tenendo in considerazione il trend degli ultimi 5 anni registrato dalle centraline dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, i ricercatori dei Dipartimenti di Chimica e di Scienze Cliniche e di Comunità dell’Università degli Studi di Milano, della Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico e del Politecnico hanno stimato che Milano evidenzia concentrazioni su base annua che superano il limite di legge di 40 μg/m³ in oltre il 40% dei casi.
Ma non è tutto. Un recente studio ha stimato che ogni anno a Milano 500 bambini sviluppano l’asma a causa della sola esposizione alle concentrazioni di biossido di azoto in città, un inquinante che è anche associato all’insorgenza di tumori, malattie cardiorespiratorie e a cui si riconosce un effetto anche ad esposizioni brevi. L’NO2 è inoltre considerato un indicatore degli inquinanti del traffico e le cui concentrazioni sono associate, normalmente, a quelle di particolato ultrafine e black carbon.