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Emergenza climatica, Coldiretti: “Gennaio 2021 segnato da 36 eventi estremi"

"L'Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un riconoscimento sociale, culturale ed economico"

Il 2020 è stato l’anno più caldo mai registrato non solo in Europa, bensì nel mondo. E anche il 2021 sembra essere iniziato all’insegna dell’emergenza climatica. Secondo il monitoraggio Coldiretti basato sui dati dell’European severe weather database (Eswd), il principio dell’anno è stato “segnato da ben 36 eventi estremi tra grandinate, tornado, nevicate anomale, valanghe e bombe d’acqua che hanno colpito lungo tutta la Penisola, nelle città e nelle campagne”. 

Emergenza climatica, il prezzo degli eventi estremi

E se questo ultimo anno– fa sapere Greenreport– è stato caratterizzato dal “15% di precipitazioni in meno”, le precipitazioni legate all’ultima allerta meteo diramata dalla Protezione civile in molte regioni da Nord a sud del Paese hanno portato a esondare numerosi corsi d’acqua, come Turano e Velino nel Lazio o il fiume Calore in Campania. A oggi– secondo Coldiretti– si pagano gli effetti dell'emergenza climatica i con il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.

Per questo l’Italia– sottolinea Coldiretti– deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne. Il Recovery fund è una opportunità per intervenire e realizzare una grande rete di bacini di accumulo capace di garantire una costante disponibilità di acqua per l’agricoltura e la produzione di energia rinnovabile. 

Oggi più che mai, rispondere agli eventi estremi, causati dall'emergenza climatica, è un atto necessario. E i numeri lo confermano sempre di più. Nel 2020 nella Penisola– secondo i dati raccolti da Legambiente nell'Osservatorio nazionale Città Clima– sono stati registrati 239 fenomeni meteorologici intensi . Un dato– fa sapere Greenreport– in crescita rispetto ai 186 eventi del 2019. In particolare– si legge– 101 sono stati i casi di allagamenti da piogge intense; 80 casi, invece, di danni da trombe d’aria. Ad aumentare, in questo panorama grigio, anche gli eventi che riguardano due o più categorie, ad esempio fenomeni nei quali le esondazioni fluviali o gli allagamenti da piogge intense provocano danni alle infrastrutture.