Green

In Uk posticipate le norme anti-plastica. Il Covid rallenta l'economia green

di Lorenzo Goj

Scozia e Inghilterra spostano più in là nel tempo i regimi per combattere l’inquinamento da plastica. Il Covid è il principale indiziato

La Scozia rivede i propri piani relativi all’economia circolare e posticipa al luglio 2022 l’attuazione del regime di restituzione dei depositi per i contenitori di bevande.

La notizia viene riportata in primo piano da uno studio condotto dal Parlamento UE su richiesta della Commissione per le petizioni. La ricerca ha l’obbiettivo di mettere in evidenza i danni degli impatti ambientali causati dall’utilizzo di materie plastiche e microplastiche.

Dal documento UE si evince che l’impegno ambientalista di molti Governi è stato rallentato, come appunto nel caso della Scozia, dall’emergenza Covid, che ha portato ad altre priorità.

Quello della Scozia non è un caso isolato. Come riporta l’indagine, sempre oltremanica, l’Inghilterra, da parte sua, ha rinviato di sei mesi la messa al bando di cannucce e cotton fioc di plastica.

Comunque, lo studio, oltre a esempi negativi di rallentamento, ha mostrato anche esempi contrari, come la decisione di introdurre nell’Ue la cosiddetta “plastic tax”, un prelievo sui rifiuti in plastica non riciclata prodotti da ciascuno Stato membro, e l’aumento delle multe in Francia per lo smaltimento improprio di dispositivi di protezione individuale, come guanti e mascherine.

Se, principalmente a causa della pandemia, gli investimenti pubblici verdi possono subire dei rallentamenti, questo non sembra accadere quando gli Stati devono, invece, “incassare” in nome dell’ecologia.