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Osservatorio ANBI: l'emergenza idrica persiste nonostante le recenti precipitazioni
Vincenzi (ANBI): "È inverno ed il patrimonio idrico del Paese si sta impoverendo. Bisogna avviare un Piano Invasi per la raccolta delle acque"
ANBI, crisi delle risorse idriche in Italia: riserve in calo al Nord e difficoltà di recupero al Centro-Sud nonostante le recenti nevicate
Nonostante le recenti nevicate abbiano riportato accumuli significativi su Alpi e Appennini, la crisi idrica in Italia rimane una preoccupazione centrale. Secondo l’Osservatorio ANBI Risorse Idriche, la situazione idrica nazionale registra un miglioramento parziale, ma lontano dall'essere risolutivo, soprattutto nelle regioni del Centro-Sud.
Il presidente di ANBI, Francesco Vincenzi, ha dichiarato: "È inverno ed il patrimonio idrico del Paese si sta impoverendo. Bisogna avviare un Piano Invasi per la raccolta delle acque". Nonostante i miglioramenti, il quadro complessivo evidenzia livelli idrici medi inferiori rispetto agli anni precedenti, aumentando il rischio idrogeologico.
Al Nord Italia, le riserve idriche continuano a registrare un calo significativo. In Lombardia, ad esempio, le stime indicano una riduzione delle riserve pari al 38,7% rispetto alla media stagionale. Anche i grandi laghi dell'area settentrionale riflettono questa tendenza: il livello del Lago Maggiore è diminuito, mentre si osservano lievi miglioramenti per i laghi di Como, Garda e Iseo. Spostandosi verso il Centro-Sud, la situazione diventa ancora più critica. In Sardegna, molti bacini sono quasi completamente vuoti, con territori come Ogliastra, Posada e Alto Cixerri che riportano percentuali di riempimento ben al di sotto del 30%. In Puglia, i bacini della Capitanata faticano a riprendersi e attualmente si trovano al 13% della loro capacità, un dato che evidenzia una grave carenza idrica e pone seri interrogativi sulla capacità di affrontare i prossimi mesi.
Le nevicate recenti hanno portato qualche sollievo, ma non compensano gli effetti di mesi di siccità. In Abruzzo, Campania e Basilicata, gli invasi stanno lentamente recuperando, ma i livelli rimangono ben lontani dai valori necessari per superare i prossimi mesi. La situazione della Sicilia, seppur migliorata grazie alle piogge di dicembre, registra ancora un deficit di oltre 100 milioni di metri cubi rispetto al 2023.
Massimo Gargano, direttore generale di ANBI, sottolinea l’importanza di un’infrastruttura adeguata: "La carenza di bacini per la raccolta delle acque resta una delle principali criticità. Serve un piano concreto per affrontare le sfide del cambiamento climatico e garantire la sicurezza idrica". La proposta del Piano Invasi non è solo una soluzione tecnica ma anche una necessità strategica per mitigare gli effetti della crescente fragilità idraulica del territorio.
L’Osservatorio ANBI invita le autorità competenti a prendere provvedimenti urgenti. La gestione delle risorse idriche deve diventare una priorità per il Paese, per affrontare la doppia sfida del cambiamento climatico e della crescente domanda di acqua. La neve sulle montagne è una speranza, ma da sola non basta: l'Italia deve pianificare il futuro delle sue risorse idriche.