Libri & Editori
Bernardo Bertolucci, il mistero del cinema nella sua autobiografia inedita
Il mistero del cinema, un testo autobiografico inedito che La nave di Teseo pubblica grazie alla compagna di Bertolucci, Clare Peploe, e all’Università di Parma
"Uscirà il 15 marzo in libreria questo libro straordinario. Straordinario perché di una persona straordinaria, di un regista che ci ha incantato e destabilizzato, e di un amico, che ho avuto la fortuna di conoscere e frequentare grazie a Enrico Ghezzi, che ci ha regalato uno dei suoi smaglianti giudizi per la quarta di copertina di questo volume. Bernardo Bertolucci, Il mistero del cinema, un testo autobiografico inedito che La nave di Teseo pubblica grazie alla compagna di Bernardo, Clare Peploe e all’Università di Parma. A loro, a Bernardo, a Enrico Ghezzi va il mio grazie sincero. A voi l’invito a rendere omaggio, leggendolo, a Bernardo Bertolucci che il 16 marzo avrebbe compiuto 80 anni": è con questo messaggio pubblicato su Facebook che Elisabetta Sgarbi ha annunciato l'uscita del libro-autobiografia di Bernardo Bertolucci, Il mistero del cinema.
Bernardo Bertolucci, Il mistero del cinema
In questo testo inedito, scritto in occasione della laurea honoris causa ricevuta dall’Università di Parma nel 2014, Bernardo Bertolucci ricostruisce la sua autobiografia artistica, tra cinema e memorie private. Pagine di sfolgorante e semplice grazia, ritrovate dalla moglie Clare Peploe e da Michele Guerra, in cui il regista premio Oscar, autore di capolavori acclamati in tutto il mondo, fa luce su se stesso, sulla propria personalità, sulla propria arte.
A partire dall’infanzia in un’Emilia di provincia che non sarà mai dimenticata, educato alla bellezza e alla poesia dal padre poeta Attilio. Poi l’incontro da predestinato con la macchina da presa: i primi esperimenti da ragazzo, la vicinanza con Pasolini e Moravia, la scoperta di Godard e della Nouvelle Vague francese. E ancora i ricordi intimi di famiglia, nelle valli sperdute di Casarola, i luoghi vicini da cui partire per esplorazioni esotiche, la fatica di emergere convincendo i produttori, l’orgoglio di essere invitato e premiato dai festival più importanti: al centro, come uno specchio attraverso cui guardare il mondo, la seduzione e il mistero del suo cinema.
Bernardo Bertolucci
(1941-2018), figlio del poeta Attilio, nasce a Parma e nel 1952 si trasferisce a Roma con la famiglia. Si iscrive alla facoltà di Lettere alla Sapienza di Roma, ma non termina l’università per iniziare l’attività cinematografica come aiuto regista di Pasolini in Accattone. Nel 1962 gira il suo primo lungometraggio, La commare secca, su soggetto e sceneggiatura dello stesso Pasolini.
Nel 1964 presenta al Festival di Cannes Prima della rivoluzione, che riscuote un grande successo in Francia e lo afferma come il seguace italiano della Nouvelle Vague. Nel 1967 firma il documentario La via del petrolio. Nel 1968 esce Partner, seguito da Strategia del ragno (1970), Il conformista (1970, dall’omonimo romanzo di Moravia) e Ultimo tango a Parigi (1972), che gli varrà un lungo processo per “offesa al comune senso del pudore”.
È la consacrazione mondiale di una carriera che proseguirà con grandi successi di critica e pubblico, come Novecento (1976), La luna (1979), La tragedia di un uomo ridicolo (1981), L’ultimo Imperatore (1987, vincitore di 9 premi Oscar e 4 Golden Globe), Il tè nel deserto (1990), Piccolo Buddha (1993), Io ballo da sola (1996), L’assedio (1998), The Dreamers – I sognatori (2003), Io e te (2012). Nel 1997 ha ricevuto il Pardo d’onore al Festival di Locarno, nel 2007 il Leone d’oro speciale alla Mostra del Cinema di Venezia, nel 2011 la Palma d’oro alla carriera al Festival di Cannes e nel 2012 il premio EFA alla carriera.