Libri & Editori
Si torna in libreria in 13 regioni. Gli italiani in quarantena leggono di più
"Dati incoraggianti, stazionari o addirittura in crescita in alcune zone" commenta l’Associazione Ali-Confcommercio
Senza la colazione al Bar, il selfie con gli amici, la cena al ristorante o la pizza nel week-end, le distrazioni si sono ridotte notevolmente. All’inizio ci si è esaltati in cucina, addirittura si è tornati a produrre il lievito madre in casa, ma poi con la pancia che avanza e l’estate che incalza (chissà come sarà la stagione balneare), è tempo di coccolare anche la mente, e lo spirito.
Dal 14 Aprile, come sappiamo, hanno riaperto i battenti le librerie, in 13 Regioni: Valle d'Aosta, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna (con l'esclusione di Piacenza e Rimini), Toscana, Marche, Abruzzo, Umbria, Molise, Puglia, Basilicata e Sicilia. Con i librai indipendenti che sono stati più rapidi rispetto alle grandi catene di distribuzione.
Pare vi sia stato un fatturato in linea con quello di Aprile 2019, ed anzi in alcuni territori s’è registrato un incremento: "Come Associazione esprimiamo soddisfazione per questi primissimi dati, che confermano l'affetto degli italiani per le nostre librerie. Ringraziamo, inoltre, i nostri collaboratori e i tutti i clienti per la grande collaborazione nel rispettare tutte le nuove regole igienico-sanitarie richieste dal momento".
Parla così Paolo Ambrosini, presidente dell’Associazione Ali-Confcommercio. Allo stesso tempo prosegue il lavoro di consegna a domicilio, sia da parte degli stessi titolari delle librerie, oppure a mezzo corriere. Anche perché – lo specifichiamo – le regole sugli spostamenti non vietano di andare in libreria, ma escludono che sia questa la motivazione primaria per essere usciti di casa.