Libri & Editori
Cosa leggeremo nel 2021: le novità e i libri più attesi del nuovo anno
Nell'attesa di tornare a frequentare biblioteche e girare per fiere senza restrizioni, scopriamo i libri da leggere nel 2021 selezionati da Affaritaliani.it
Libri da leggere nel 2021, i titoli consigliati
C’è molta attesa per questo 2021: riuscirà davvero a farci dimenticare i dolori, le restrizioni, le brutte notizie del 2020 appena concluso? L’editoria è tra i settori che guardano al nuovo anno con più attese: biblioteche aperte, fiere a cui partecipare in presenza, autori che presentano il proprio libro in librerie piene di storia e volumi da sfogliare erano la normalità fino a qualche mese fa, mentre adesso non sappiamo se e quando potremo tornare a vivere queste esperienze di condivisione.
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Per fortuna, una certezza ci rincuora: le pubblicazioni non si fermeranno, anzi nuovi libri sono già pronti per arrivare sugli scaffali, delle librerie prima e di casa nostra poi. Vediamo allora quali sono le prossime uscite che Affaritaliani.it ha scelto di segnalarvi.
A fine gennaio sarà disponibile per Piemme (per ora è solo prenotabile) l’autobiografia di Asia Argento, Anatomia di un cuore selvaggio. Una lettura spiazzante, che fa luce sulla vita piene di ombre di una delle donne più controverse della scena pubblica italiana. Asia racconta la sua storia senza concedere sconti a nessuno, tanto meno a se stessa. Un'infanzia dura, una bambina abbandonata che fa la spola tra una casa e l'altra dei suoi genitori, due artisti, due “egoismi enormi". Poi, l'adolescenza tra rave party e i primi flirt, la sua carriera sul set, iniziata a nove anni, in balia di registi geniali ma anche sadici. I grandi amori della sua vita, i suoi figli, le sue passioni… e le grandi tragedie che ha affrontato. Lutti, violenze, l’esperienza con Weinstein e la lotta femminista che ha deciso di combattere per ogni donna che non si riconosce nel modello della vittima. Parole scritte con il cuore in mano e un coraggio di ferro, che fanno corrispondere a ogni dolore una forza nuova per rinascere.
Di un’altra donna grandiosa, Chiara Alessi, è Tante care cose, gli oggetti che ci hanno cambiato la vita. Chiara è cresciuta circondata da grandi icone del design: i suoi bisnonni sono infatti Alfonso Bialetti, inventore della moka, e Giovanni Alessi Anghini, fondatore dell’omonima linea di celebri casalinghi. È critica ed esperta di design, insegna al Politecnico di Milano, ha curato il nuovo museo del Design della Triennale, e a marzo 2020, in pieno lockdown, ha lanciato su Twitter la rubrica di pillole video #designinpigiama con cui ha raccontato agli italiani il loro passato, presente e futuro attraverso una selezione di oggetti di uso quotidiano eppure iconici. Il suo nuovo libro, in uscita nel 2021 per Longanesi, parla proprio di questo, di quegli oggetti di design che tutti dentro le nostre case possediamo ma spesso senza saperlo.
La Graziella ereditata dalla zia e parcheggiata in garage è uno degli oggetti con più imitatori, o ammiratori, al mondo, nata da un progetto d’avanguardia per rispondere all’emancipazione femminile. La bottiglietta del Campari, rossa, smerigliata, a forma di bicchiere rovesciato, è una vera icona, nata nel 1932 quando il patron della prestigiosa casa di liquori recluta Fortunato Depero come designer di packaging ante litteram. I Moonboot hanno anch’essi una storia meravigliosa, ispirata alle prime immagini dello sbarco sulla Luna di Neil Armstrong. Interamente illustrato da Paolo D’Altan, Tante care cose è una sorprendente storia d’Italia attraverso 100 oggetti che hanno segnato gli ultimi 100 anni, dopo la quale non guarderete mai più una Coppa nel nonno o un Tratto Pen nello stesso modo.
Cento anni sono anche quelli che nel 2021 saranno passati dal Congresso del partito socialista a Livorno in cui si consumava la frattura con la frazione di estrema sinistra, facendo nascere il partito comunista. La sinistra si divideva, come del resto aveva già fatto e non avrebbe smesso di fare: riformisti contro massimalisti, rivoluzionari contro evoluzionisti, programma massimo contro programma minimo. Era la premessa di quello che sarebbe diventato un lungo duello, anche se le contrapposizioni, chiare in termini astratti, molto meno lo erano in concreto. Paolo Pombeni, professore emerito presso il dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Bologna, scrive per Il Mulino Sinistre, un secolo di divisioni, una storia su cui riflettere oggi che pare essersi estinta la tensione verso il futuro delle grandi ideologie, sostituita da una stridula litigiosità televisiva. Sinistre in competizione, unite solo per brevi tratti, e anche allora contro un nemico comune piuttosto che per una comune azione di riforma.
Un solido progetto comune è invece quello edito da HarperCollins che vede uniti nella scrittura di un Nuovo Decameron dieci autori del nostro tempo che reinterpretano a modo loro Boccaccio in un libro che, sorprendendo ed emozionando il lettore, mostra la modernità, perenne ed eversiva, di uno dei testi più belli e importanti di tutti i tempi.
Alla metà del quattordicesimo secolo Giovanni Boccaccio immaginò che, per sfuggire alla peste che nel 1348 stava decimando Firenze, sette giovani donne e tre giovani uomini si ritirarono in campagna, ingannando il tempo bevendo, mangiando, danzando e, soprattutto, raccontandosi storie. Nacque così il Decameron, una raccolta di cento straordinari racconti, uno dei testi fondamentali della nascente letteratura italiana ed europea. Oggi, in un periodo tristemente segnato dall’emergenza pandemica e dall’obbligo del confinamento, sette scrittrici e tre scrittori dei nostri giorni prendono il posto di quei dieci giovani scrivendo un racconto che prende le mosse, con la massima libertà, dal Decameron.
Nasce così una raccolta bellissima, che gioca con l’originale, con passione e ironia, tra fedeltà e tradimenti, stravolgendone la trama o variando dettagli minimi, con meravigliose invenzioni linguistiche (come il dialetto umbro Barbara Alberti o l’eccezionale falsificazione dell’italiano trecentesco di Michele Mari) o di trama (Jonathan Bazzi, Chiara Valerio), capovolgendo il senso originale (Chiara Barzini, Ilaria Gaspari), o trasportando il Medioevo ai nostri giorni (Antonella Lattanzi, Michela Marzano), discostandosi dal testo boccaccesco cercando di riprodurne i temi profondi, come fa Jhumpa Lahiri, nel suo, attualissimo, racconto, o rileggendo da vicino l’opera con un misto straordinario di immaginazione e conoscenza filologica come nel racconto di Stefano Massini che apre la raccolta e, tra riferimenti puntuali e svolte inattese, ripercorre l’intero Decameron.
Una storia di sopravvivenza al dolore tramite la bellezza e la speranza è anche quella proposta da Raffaello Cortina, Una vita degna di essere vissuta, di Marsha Linhean, psicologa di fama mondiale che ha sviluppato la Dialectical Behavior Therapy, e mettendosi coraggiosamente a nudo rivela qui la sua “discesa all’inferno” con la malattia mentale e poi la straordinaria ascesa nel lavoro di ricerca e nell’accademia. Durante l’adolescenza, Marsha è entrata in una terribile spirale che l’ha portata a manifestare tendenze suicide ma, dopo alcuni anni bui in un istituto psichiatrico, grazie alla sua tenacia è riuscita a iscriversi all’università e a specializzarsi in terapia comportamentale.
Gli anni Ottanta hanno segnato la svolta decisiva con lo sviluppo della Dialectical Behavior Therapy, un approccio terapeutico che combina l’accettazione di sé e la capacità di innescare un cambiamento, diventato il trattamento d’elezione per il disturbo borderline di personalità. Quella di Marsha, potente e commovente, è una storia di fede e perseveranza che mostra come i principi della DBT funzionino davvero e come, usandone le tecniche, le persone possano costruirsi una vita degna di essere vissuta.
Una vita straordinaria è anche quella di Nguyễn Phan Quế Mai, giornalista e poetessa vietnamita. Ha lavorato per anni come venditrice ambulante e coltivatrice di riso, si è trasferita all'estero grazie a una borsa di studio, che le ha permesso di dedicarsi all'analisi degli effetti a lungo termine della guerra e oggi lavora per diverse organizzazioni internazionali. Quando le montagne cantano è il suo primo romanzo, che verrà pubblicato in Italia da Editrice Nord. Il romanzo, ambientato in Vietnam, si apre sulla famiglia Trân che amministra le proprie terre con profitto da generazioni, fino a che, nel 1955, tutto cambia: i comunisti prendono il potere e, d′un tratto, possedere terre è considerato un crimine da pagare col sangue. Parte così la saga di una famiglia che si dipana lungo tutto il Novecento, affrontando carestie e guerre, dittature e rivoluzioni, tragedie storiche e personali, attraverso tre generazioni di donne forti che affrontano la vita con coraggio e determinazione. Una storia potente e lirica insieme, che ci ricorda il valore dei legami familiari e i sacrifici che siamo disposti a compiere per proteggere le persone che amiamo.
Un appassionante, mistico e attuale romanzo famigliare è anche Squali al tempo dei salvatori, che l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha inserito nella lista dei libri che ha amato di più nel 2020. Scritto da un esordiente, l’hawaiano Kawai Strong Washburn, è tradotto e pubblicato in Italia da Edizioni E/O.
Una famiglia povera ma felice lascia le Hawaii per raggiunge il sogno americano. Inizia così a essere spezzata dalle gelosie, dalle incomprensioni e dal destino tragico della loro patria, a cui si sentono ancora legati pur da lontano. Le Hawaii infatti sono un paradiso perduto, una terra, un tempo benedetta da una natura rigogliosa e bellissima, che ora è devastata dal turismo di massa e dalla speculazione edilizia. I due genitori e i tre figli, di cui seguiamo le vicende attraverso le crisi che li colpiscono e li dividono, lottano per ritrovare un equilibrio e un’identità messi a repentaglio dall’aridità dell’American-way-of-life e dalla scomparsa delle loro radici. In uno stile smagliante, che unisce eleganza a durezza, creatività ad avvolgente morbidezza, Washburn racconta i destini diversi di vari magnifici personaggi, di una famiglia divisa tra attesa del miracolo, credenza negli insegnamenti degli antenati, attaccamento a una cultura spirituale, da un lato, e necessità di sopravvivere e avere successo dentro un sistema spietato e materialista, dall’altro.
Speriamo di avervi incuriositi abbastanza ma, in ogni caso, ricordate che l’anno è appena iniziato e le novità che ci aspettano sono molte: di alcune sappiamo già la data di uscita, altre sono state solo annunciate come vere e proprie soprese di cui gli editori aspettano il momento giusto per svelare i dettagli. Nel frattempo mettetevi comodi: buon anno e buone letture!