Libri & Editori
Editoria, Giada sogna di pubblicare col Crowdfunding il suo primo libro





Faedis è un piccolo paese del Friuli, immerso nella natura a ridosso delle Prealpi Giulie. In questo habitat naturale la giovane scrittrice friulana Giada Beccari all’età di soli 12 anni ha intrapreso la sua avventura editoriale creando il personaggio fantastico di Misty, una ragazzina di 17 anni dai capelli arancioni dotata di poteri magici. Oggi anche Giada ha l’età di Misty, e sta concludendo la sua trilogia letteraria con centinaia e centinaia di pagine prodotte per ciascun dei tre volumi. Il sogno di Giada è pubblicare il suo primo libro: “L’Esercito delle Belve” ed ha scelto il Crowdfunding per riuscire nella sua impresa. Affari -in esclusiva nazionale per i suoi lettori - racconterà la storia di questa ragazza prodigio.
Come hai iniziato a scrivere un libro a soli 12 anni?
"A quell’età tutti i bambini vogliono manifestare i propri sogni e i propri pensieri in qualche maniera: qualcuno lo fa disegnando, altri costruendo o inventando, io ho trovato il mio metodo di espressione nella scrittura”.
Come sei riuscita a conciliare la tua vita da ragazza studentessa con l’impegno di realizzare la tua opera?
“Non è stato difficile perché all’inizio non lo consideravo neanche un impegno: era un divertimento. Come tutte le attività che si fanno con piacere, mi occupavo di scrivere appena avevo un po’ di tempo che altrimenti sarebbe stato dedicato alla noia. Non ho mai dovuto sacrificare amici o altri impegni per questo, mi dedicavo alla scrittura nel tempo in cui mi sarei dedicata ad un videogioco o ad un ora passata davanti alla tv”.
Cosa pensavano i tuoi genitori mentre ti vedevano così impegnata? Ed i tuoi amici?
“Per i primi mesi i miei genitori non hanno sospettato nulla, ero molto accorta nel non farmi scoprire perché non sapevo cosa avrebbero pensato. Mia madre si rese conto di ciò che stavo facendo dopo che avevo ormai già scritto le prime trecento pagine, e fu per lei una bella sorpresa. Per quanto riguarda i miei amici invece, dubito potessero avere modo di scoprirmi, quindi fui io a rivelare loro tutto quanto”.
Oggi com’è la tua giornata tipo mentre stai ultimando il tuo terzo libro?
“Ora che pubblicare il mio primo libro è un obiettivo che voglio raggiungere mi impongo di scrivere almeno qualche passaggio ogni giorno, appena trovo il tempo. Credo che lo studio sia molto importante per me ma che purtroppo ogni tanto mi trovo a dover rinunciare a una delle due cose: in effetti in questi ultimi periodi passo molto tempo sulla scrivania”.
Chi è la protagonista del tuo libro? Cosa rappresenta per te Misty?
“La protagonista si chiama Misty, una diciassettenne con grandi occhi grigi e particolari capelli arancioni che vive una pacifica esistenza nel suo paesino e che, tutto d’un tratto, scopre di essere una Domatrice. Che cosa rappresenta Misty? Temo che ci vorrebbero troppe righe per esprimerlo completamente, ma posso riassumere dicendo che vorrei che Misty rispecchiasse me stessa. E’ il mio obiettivo, vorrei essere come lei: forte, coraggiosa, determinata e sommersa di avventure”.
Perché ti piace il genere Fantasy?
“Credo che il Fantasy sia l’espressione più sincera dei desideri delle persone. Ogni scrittore fantasy tramite le sue opere fa trasparire per intero il mondo nel quale vorrebbe vivere e qualunque sogno possa venirgli in mente. E’ un genere trasparente, un vetro colorato dietro il quale si vede sempre l’autore e la sua personalità. Inoltre entrare nel vivo del fantasy significa distaccarsi per un po’ dal mondo e trovare il proprio angolino nel quale sognare liberamente”.
Chi per primo ti ha fatto capire che quello che stavi realizzando era qualcosa di speciale?------ “Sicuramente mia madre. Dal primo momento nel quale posò gli occhi sulle trecento pagine che avevo scritto allora pensò fosse qualcosa di straordinario, e che andasse condiviso. La prima persona a credere materialmente alla pubblicazione è stata invece la giornalista Marta Daneluzzi che mi ha seguito nel lavoro di correzione del primo libro e, recentemente, del secondo. Io, mia mamma e Marta siamo diventate una squadra ostinata alla strenua ricerca di un modo per pubblicare i miei sforzi”.
Perché hai scelto di pubblicarti il libro con il Crowdfunding?
“Perché mi sembrava l’alternativa più valida, innovativa e funzionale; avevo già sentito parecchie storie circa artisti che hanno trovato il successo tramite finanziamenti online, quindi ho deciso di provarci anche io. Internet raggiunge ormai le case di tutti”.
Perché una persona dovrebbe acquistare una tua “quota”?
“Perché anche in quella piccola offerta di cinque euro ci sono quasi sei anni di lavoro, molto impegno e dedizione e tanti, tanti sogni e speranze. Cliccando questo link potete sostenermi http://www.produzionidalbasso.com/project/lesercito-delle-belve-il-sogno-di-pubblicare-il-mio-primo-libro . Ho aperto le pagine Facebook e Twitter dove potrete seguirmi”.
Cosa pensano le persone che ti conoscono? Tu abiti in un piccolo paese tra le montagne del Friuli vero?
“Ho la fortuna di vivere in un bel paesino in mezzo alla natura, abbastanza piccolo e ospitale da permettere a tutti di conoscere tutti. Le voci girano, e il fatto che una ragazzina di un piccolo borgo abbia cominciato a dodici anni a scrivere libri fa un po’ di scalpore. Ricevo molti complimenti e soprattutto grande supporto, e spero che un giorno potranno essere tutti fieri di me”.
Chi ti sostiene in questo progetto ambizioso?
“Il mio più grande supporto è mia madre: è stata lei la prima a credere in me e nella mia opera e la prima a mettersi in moto per permettermi di raggiungere il mio sogno. Se dovessi parlare di ispirazione, tuttavia, il mio primo pensiero andrebbe ai boschi del Friuli e alla loro aura di magia e meraviglia”.
Cosa vorresti fare da “grande”?
“Facile: la scrittrice. Scrivere è la mia passione e vorrei diventasse anche il mio mestiere. Ciononostante mi piacerebbe intraprendere una carriera nell’ambito medico e della salute, quindi quando terminerò il liceo credo aderirò all’università di medicina e chirurgia di Udine o all’indirizzo delle biotecnologie nel medesimo istituto”.
In Bocca al lupo per la tua carriera !
“Crepi!”
Ivan Vadori
(@ivanvadori )