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Festa della Donna: 5 figure femminili da cui prendere esempio
L’8 marzo Affaritaliani.it vi propone cinque biografie dedicate a donne straordinarie, che hanno segnato la storia
Amore e furia di Samantha Silva (Neri Pozza)
Facciamo un salto indietro di circa un secolo per incontrare un’altra figura eccezionale che lasciò un segno indelebile non soltanto nella storia dell’emancipazione femminile, ma anche in quella della letteratura e della filosofia.
Quasi tutti conosciamo la ben più famosa figlia, Mary Shelley, autrice di Frankestein e compagna, nonché musa ispiratrice, del poeta romantico Percy Bysshe Shelley. Non è però di questa coppia tra le più celebri della letteratura che vi vogliamo qui parlare, bensì della donna che forgiò il carattere e lo spirito di Mary: sua madre.
Verrebbe a questo punto da pensare che la presenza materna fu fondamentale nella crescita e nella formazione della piccola autrice del più grande capolavoro gotico di sempre; in effetti lo fu, ma non nella maniera in cui potremmo immaginare. Mary Wollstonecraft spirò infatti a pochi giorni dalla nascita di Mary Wollstonecraft Godwin (altresì nota come Mary Shelley), a causa di una setticemia. Non morirono però insieme a lei il suo pensiero, i suoi insegnamenti, le sue opere e il suo esempio, che ancora oggi costituisce un punto di riferimento per il femminismo mondiale.
Quella che è ormai divenuta una parola di uso comune – “femminismo”, per l’appunto – alla fine del XVIII secolo non esisteva neppure, per lo meno non nei termini in cui noi la conosciamo. Tuttavia, ci furono alcune donne che ne incarnarono gli ideali e gli obiettivi ben prima che esso assumesse una reale forma: Mary Wollstonecraft fu proprio una di queste rare e preziose donne.
Filosofa, scrittrice, libera pensatrice britannica sposata a sua volta con un grande intellettuale, Mary fondò insieme alla cara amica Fanny Blood una scuola a Londra che aveva lo scopo di insegnare alle ragazze la cura tanto del corpo quanto dello spirito, introducendole a un concetto di emancipazione, di libertà e di autodeterminismo; un progetto ardito, dunque, che non venne calorosamente accolto – come si può ben immaginare – dalla società dell’epoca.
D’altra parte, non è un caso se il romanzo che la scrittrice Samantha Silva intesse attorno alla figura della Wollstonecraft si intitola proprio Amore e furia, poiché erano queste, in fondo, le basi di una personalità alquanto al di fuori degli schemi. Pubblicato a inizio marzo da Neri Pozza in Italia proprio per la Festa della Donna, Amore e furia è la storia di due protagoniste distanti ma al contempo vicine, entrambe votate alla causa di costruire un mondo migliore per tutte le figlie che verranno.
Per la prima volta questo ritratto avvincente e moderno, più che mai attuale sebbene rientri all’interno del genere storico, getta una luce scintillante e vivida sulla figura di Mary Wollstonecraft: senza la sua esistenza certamente Mary Shelley non sarebbe stata l’autrice che noi tutti conosciamo e forse la libertà femminile avrebbe impiegato più tempo per trovare le parole con cui far sentire la propria voce.
In contemporanea all’uscita di Amore e furia, Neri Pozza pubblica anche Sui diritti delle donne, uno dei più noti saggi a cura di Mary Wollstonecraft: fu infatti grazie a questo libro se la madre della Shelley raggiunse essa stessa la fama e viene oggi considerata l’antesignana del femminismo, attivista e simbolo di lotta per i diritti delle donne. Il suo saggio è tuttora ritenuto il primo manifesto femminista della storia, pertanto in occasione dell’8 marzo Neri Pozza ne mette in commercio una nuova, curata edizione, con una traduzione rivista e aggiornata.
Entrambi i titoli sono degni di essere menzionati in questo speciale, ma se ciò che state cercando è un bel romanzo storico, piacevole da leggere e vibrante di passionalità, allora è ad Amore e furia che vi suggerisco di guardare: una straziante ma ispiratrice storia di donne con una marcia in più che rappresentano ciascuna di noi, e a cui forse dovremmo dire grazie per i progressi raggiunti sino ad oggi.
Speciale Festa della Donna 2022: "Amore e furia" di Samantha Silva (Neri Pozza)