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La vera faccia della grande bellezza. Per Chiarelettere il libro di Corrias

"Una feroce commedia all'italiana, alla Age e Scarpelli dei momenti migliori, rivisitata con intelligenza, sul filo del rasoio di una tensione sarcastica. La vera faccia della Grande bellezza." Sostiene Goffredo Fofi. Il nuovo libro di Pino Corrias racconta una Roma inedita con uno stile "esilarante". Uomini e donne disposti a vendersi l'anima, il cuore, il sonno per una fotografia o un passaggio televisivo, un amore o un tradimento da rotocalco, un ingaggio o un'aragosta, un grammo di cocaina o uno di potere. Al centro del racconto il mondo dei soldi e del cinema.

Radiografia della nuova dolce vita romana, più amara di sempre. Cronaca di un'amicizia avvelenata dal tradimento. Di un amore che diventa cinema. Di costose solitudini senza rimedio. Di personaggi senza scampo. Il Tevere che sempre scorre è la didascalia che li accompagna.

Oscar Martello, il produttore della Incudine Film, viene dalla strada e ha scalato il Supermondo sino in cima. Ha la faccia da bandito scavata dall'insonnia. Vive di corsa, pensa di corsa. Per salvare il suo film ha un piano. Per salvarsi da Roma no.

Andrea Serrano, il suo migliore amico, sceneggia amori e omicidi per vivere. Sa come trasformarli in cibo per gli spettatori. Conosce i tre tempi del cinema, ma ha imparato che nulla vale quello luminoso
dell'intervallo.

Jacaranda Rizzi è l'attrice. Ha gli occhi color miele e un vuoto da riempire. Il vuoto è il suo segreto che da molti anni la tormenta. Vorrebbe un destino da governare e ha una vendetta da compiere. Ma non ha un posto al mondo dove guarire.

Pino Corrias vive e lavora a Roma. è stato inviato speciale de "La Stampa". Per la Rai ha prodotto inchieste e fiction. Tra le altre: Mani pulite, Ilaria Alpi - L'ultimo viaggio e le serie La meglio gioventù, Coliandro, Catturandi. Tra i suoi libri: Vita agra di un anarchico (Feltrinelli), Luoghi comuni (Rizzoli), Vicini da morire (Mondadori). Collabora a "il Fatto Quotidiano", "il Venerdì di Repubblica", "Vanity Fair".