Libri & Editori
Proust, le 75 pagine inedite de La Recherche in Italia con La nave di Teseo
I 75 fogli di grande formato, leggendari perchè spariti per 60 anni, sono stati pubblicati settimana scorsa da Gallimard per il 150esimo della nascita di Proust
Arriveranno anche in Italia le famose "Settantacinque pagine" perdute di Marcel Proust e ritrovate dall'editore francese Bernard De Fallois, la prima gemma da cui nacque "Alla ricerca del tempo perduto". Lo ha annunciato su Twitter Elisabetta Sgarbi, direttore generale della La nave di Teseo, che si è aggiudicata la pubblicazione. Sgarbi ha acquisito i diritti dalla casa editrice parigina Gallimard che ha raccolto i manoscritti inediti in un volume uscito nelle librerie francesi giovedì 1° aprile. La casa editrice pubblicherà il volume con tutta probabilità nel 2022 in occasione del centenario della morte di Proust.
"Stiamo costruendo una nicchia proustiana, di cui sono molto fiera, nello spirito di De Fallois, amico e grande editore", ha spiegato Sgarbi. Gli autografi erano finora conosciuti solo attraverso il riferimento che ne fece l'editore e curatore francese Bernard de Fallois nel 1954 nella prefazione all'edizione di "Contro Sainte-Beuve". De Fallois decise allora di non pubblicarli e nemmeno furono consegnati nel 1962 alla Biblioteca Nazionale di Francia insieme al resto dei manoscritti di Proust.
La loro ricomparsa nel 2018 alla morte di Bernard de Fallois, dopo decenni di ricerche infruttuose, è stato "un fulmine a ciel sereno", come ha sottolineato Gallimard, storico editore di Proust. "Le chiavi di lettura" che lo scrittore ha disseminato in quei fogli "danno accesso alla primitiva cripta proustiana", ha sottolineato sempre Gallimard, che nel volume ha raccolto anche altri manoscritti inediti datati dal 1895 al 1912.
Quello che è stato definito "il graal proustiano", i 75 fogli di grande formato diventati leggendari perchè introvabili, spariti per 60 anni, sono stati pubblicati la scorsa settimana da Gallimard per festeggiare il 150esimo anniversario della nascita dello scrittore francese Marcel Proust (Parigi, 1871-1922).
Gli autografi inediti che abbozzano una sintesi della monumentale Alla ricerca del tempo perduto sono stati pubblicati da Gallimard con il semplice titolo "Les soixante-quinze feuillets" (I settantacinque fogli, appunto), in un'edizione critica presentata e annotata da Nathalie Mauriac-Dyer, pronipote di Robert Proust, fratello del romanziere, con la prefazione di Jean-Yves Tadié, biografo proustiano.
I manoscritti, che Proust stese tra la fine del 1907 e il 1908, comprendono sei episodi, che vennero poi tutti ricompresi nella "Ricerca", tra i quali il soggiorno a Balbec, l'incontro con le fanciulle, la descrizione di Venezia, il momento prima di dormire di Combray. Questi i titoli: "Una sera in campagna", "La parte di Villebon e la parte di Meséglise", "Soggiorno al mare", "Ragazze", "Nomi nobili" e "Venezia". Alcune di queste scene tratteggiate diverranno episodi emblematici della "Ricerca", riprese nell'opera definitiva secondo un ordine diverso.
"Les soixante-quinze feuillets" furono scritti in gran parte nel 1908, periodo in cui Proust maturò l'idea del suo grande ciclo romanzesco, che aveva sommariamente abbozzato l'anno precedente. Nei manoscritti vengono svelate figure e scene destinate ad essere centrali nella "Ricerca", tra cui la nonna in giardino, il bacio serale, le passeggiate, i sogni e la camera da letto di Balbec.
Il primo capitolo di queste pagine inedite, intitolato "Una sera in campagna", ruota attorno alla celebre nonna: "La sua passeggiata era finita e anche la pioggia. La nonna era tornata a sedersi con noi ma fuori dalla veranda. Anche se aveva fatto solo pochi passi e i sentieri non avevano avuto il tempo di inzupparsi, aveva orribilmente sporcato la sua gonna color prugna..." Anche la celebre madeleine proustiana si evolve in questi autografi inediti: inizialmente fu un pane raffermo abbrustolito e spalmato di miele, poi una semplice fetta biscottata e infine il soffice dolcetto a forma di barchetta capace di risvegliare i ricordi dell'infanzia.