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Smith, la sua lezione è ancora attuale: i governi dirigisti frenano l'economia
La civiltà emerge dalla cooperazione di interessi personali e i sistemi dirigisti falliscono poiché rimuovono questo elemento umano
Il capitalismo, dimostratosi il sistema economico di una società libera, mise in crisi tutti gli imperialismi che si erano appoggiati a monoculture, piantagioni, latifondi, tutte conseguenze di uno statalismo edificato su sistemi burocratici lenti, farraginosi e corrotti, incapaci di aumentare il tenore di vita delle popolazioni. Nel 1908, mentre Lenin istruiva le masse con la propaganda socialista, dalla “fabbrica” prefigurata da Smith e da cui nacque l’ambiente moderno, Henry Ford sfornava, come panini caldi, copie del "modello T", la vettura universale che poteva essere assemblata in novantatré minuti.
Adam Smith ha insistito sul fatto che le relazioni economiche nella società non hanno bisogno di guida o comando da parte dei governi. Sorgono in modo naturale tra le persone, senza ordini o direttive politiche in virtù dei loro talenti, delle capacità intrinseche o acquisite. È, la “mano invisibile”, per usare la sua metafora, a indirizzare in modo spontaneo anche le spinte umane più egoistiche verso obiettivi utili per l'intera società. La civiltà emerge proprio da questa cooperazione di interessi personali e i sistemi dirigisti falliscono poiché rimuovono questo elemento umano con la mano visibile e autoritaria della pianificazione che porta al caos e all'età oscura.