Libri & Editori

Speciale estate: 5 libri da leggere sotto l’ombrellone

di Chiara Giacobelli

Affaritaliani.it consiglia cinque titoli da portare con sé in spiaggia

3)  Trust di Hernan Diaz (Feltrinelli)

Torniamo indietro nella New York degli anni Cinquanta per consigliarvi il bestseller del momento, un libro di cui tutti i giornalisti e i bookblogger parlano. Trust è il graffiante romanzo di Hernan Diaz, apprezzato scrittore di racconti e saggi, collaboratore per importanti testate, nonché ottimo autore sia di saggi che di narrativa. Con il suo esordio Il falco, in Italia pubblicato da Neri Pozza nel 2018, è arrivato finalista al Premio Pulitzer e al Pen/Faulkner, per vincere poi il Premio Whiting e il Saroyan International Prize. Dunque, la caratura dell’autore non è in discussione e ancor meno lo è la qualità letteraria di Trust, da poco arrivato nel nostro Paese edito da Feltrinelli.

TrustSpeciale estate 2022 - "Trust" di Hernan Diaz (Feltrinelli)

Tema del libro è il mondo della finanza con le sue immense speculazioni, i lati oscuri, l’ambizione che inevitabilmente si spinge fino a contaminare anche le relazioni umane, persino quelle più strette. Il protagonista Andrew Bevel è infatti un miliardario che commissiona alla figlia di un anarchico italiano, Ida Partenza, la stesura di un’autobiografia, al fine di raccontare tanto la sua vita e i suoi successi quanto quella della moglie, prematuramente scomparsa. Peccato, però, che dietro al velo dell’apparenza si nasconda molto altro; solo quando, trent’anni dopo, Ida riuscirà ad avere accesso agli archivi della Fondazione Bevel, con i coniugi ormai defunti, sarà possibile fare finalmente luce su vite assai diverse rispetto a quanto si era fino ad allora creduto. Eppure non sarà ancora abbastanza per scoprire la verità assoluta, perché l’essere umano rispecchia in un certo qual modo la finanza: è un gioco di costruzioni, strutture e sovrastrutture talmente complesse, da far sì che a poco a poco ci si allontani così tanto dal punto di partenza da non poter più fare ritorno.

Apprezzato dai maggiori critici e dalle testate internazionali sia per i contenuti che per lo stile narrativo originale, che mette in campo quattro testi, quattro generi letterari, quattro voci e quattro punti di vista diversi, Trust non è sicuramente un romanzo di semplice e spensierata lettura, ma richiede al contrario un’interazione attiva e grande concentrazione. Per chi ama le storie intricate, i giochi di incastri e gli intrecci tra realtà e finzione – non a caso Diaz è un estimatore di Borges, su cui ha scritto anche un saggio – questo è senza dubbio il libro adatto, mai banale, scontato o prevedibile. Dice di Trust il New York Times: “Complesso, astuto e sorprendente… Aggiungi Henry James a Wharton, e anche Thomas Mann… Un romanzo elettrizzante e ingegnoso”.

Se è vero che i social stanno impazzendo per Trust e ogni giorno sbucano foto o recensioni ovunque grazie anche al passaparola, è però altrettanto vero che l’opera in questione va vista non soltanto nell’ottica del successo commerciale che sta avendo, ma anche nell’intento di porsi come una sottile critica sociale, volta a far riflettere sui valori fondamenti della nostra società: denaro, potere, ambizione, avidità e vicende umane che non possono restare esenti da chi decidiamo di essere nella nostra professione, poiché l’epoca del capitalismo ci ha trasformati in un prodotto nuovo, consumatori pronti a tutto pur di scalare la piramide del classismo e arrivare in cima, costi quel che costi.

Lo consigliamo perché: è un libro di alto profilo sociale e culturale che – con uno stile originale, avvincente e interattivo – porta a porsi inquietanti domande non soltanto a livello individuale, ma soprattutto in quanto membri di un sistema capitalistico che detta ormai non più solo le leggi dell’economia, ma persino quelle del nostro cuore.