"Preludi & Deliri" di Caracci, sulla fascinazione metafisica della musica

"Preludi & Deliri", edito da Pentagora Edizioni, è il nuovo romanzo breve, fresco di stampa, di Roberto Caracci.

In questo fluido e avvincente racconto, ambientato in una caotica Napoli anni ’70, uno zio appassionato alla musica fino al delirio tenta di educare un timido nipote alle altezze della musica classica, e nella fattispecie all’ascolto del poema sinfonico I Preludi di Liszt. Il racconto, strutturato come una raffinata partitura musicale, dipinge a tinte leggere e grottesche lo iato tra la frustrazione di una vita trascinata nel sottosuolo del quotidiano e i sogni lirici di riscatto  e di   elevazione dello zio Carlo, orientati verso un’improbabile trascendenza. Ne sgorga un controcanto carico di passione, di slancio insieme eroico e donchisciottesco verso qualcosa di indefinito, troppo sovrumano per essere raccontato se non con la struggente musica dei Preludi. Tutto diverrà funambolica volatile leggerezza, insieme tragica e solare. Sullo sfondo, la cima del Vesuvio, immenso sopra il traffico e le miserie della città, meta del pellegrinaggio di un mattino di primavera, quando zio e nipote  punteranno alla cima e al cratere della Montagna proprio come alla vetta di una vertiginosa cattedrale di note, degna dei ‘Preludi’ di Liszt. Roberto Caracci raggiunge qui una rara maturità di stile che unisce struggimento e calviniana leggerezza.