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Scanzi sospeso da La7 dopo l'inchiesta di Giletti sul vaccino. E la Gruber...
Anzaldi (Italia Viva): "Anche la Rai ha avviato approfondimenti". L'Asl di Arezzo trasmette gli atti alla procura
Andrea Scanzi sospeso da La7. Lo sostiene Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva (il cui leader di certo non si può dire abbia un bel rapporto con il giornalista de Il Fatto Quotidiano) e segretario della commissione di Vigilanza Rai. "Mentre Cartabianca ha esaltato senza contraddittorio il modello saltafila di Scanzi, dalla tv commerciale e Giletti è arrivata una lezione di giornalismo e onestà intellettuale, con un'inchiesta che ha fatto chiarezza. E La7 ha sospeso la collaborazione. La Rai fa finta di nulla?", si chiede Anzaldi.
SCANZI, ANZALDI: "LA RAI HA AVVIATO APPROFONDIMENTI"
Lo stesso Anzaldi, a qualche ora di distanza, aggiunge su Twitter: "Grazie a indiscrezioni raccolte dalle agenzie di stampa abbiamo appreso che la Rai, dopo giorni di silenzio, sta effettuando approfondimenti sul caso Scanzi. Quanto durano? I cittadini che pagano il canone quanto devono ancora aspettare prima di veder rispettato il Codice Etico?"
A che cosa si riferisce Anzaldi sulla "lezione di giornalismo" di Giletti? Per esempio, durante "Non è l'Arena", i rappresentanti sanitari di Arezzo hanno detto che il vaccino AstraZeneca può essere conservato in frigorifero anche per 48 ore, elemento che smentirebbe la tesi di Scanzi secondo cui quella dose a lui somministrata sarebbe andata persa. La trasmissione di Giletti, secondo quanto raccontato da Anzaldi, avrebbe dunque portato alla sospensione di Scanzi da La7. "Chissà però cosa ne pensa Lilli Gruber, della quale Scanzi è ospite fisso a Otto e Mezzo", si chiede a tal proposito Libero Quotidiano.
SCANZI, ASL AREZZO CONSEGNA ATTI ALLA PROCURA DI AREZZO
Nel frattempo, la Asl Toscana Sud Est, tramite il direttore generale Antonio D'Urso, consegnerà nelle prossime ore alla procura di Arezzo i risultati dell'ispezione interna relativa alla vicenda del vaccino AstraZeneca somministrato al giornalista. Il 22 marzo il procuratore Roberto Rossi ha aperto un fascicolo a modello 45, quindi senza indagati e senza ipotesi di reato, per poter espletare una serie di accertamenti sul caso Scanzi. Gli ultimi passi della verifica interna all'operato dell'azienda sanitaria hanno riguardato il ruolo di Scanzi come caregiver, ovvero come assistente designato della madre malata e bisognosa di cure in base alla legge 104.