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Barbara D'Urso, Mediaset addio: Berlusconi non le rinnova il contratto
Barbara D'Urso

Barbara D’Urso-Mediaset, l'alba della carriera

Non avendo potuto debuttare come modella perché poco alta, Barbara D'Urso ha iniziato come showgirl nel 1977 su Telemilano 58 con il nome di "Barbara" (in quanto "Maria Carmela" venne giudicato troppo meridionale dai dirigenti della TV lombarda, che nel 1980 cambierà nome in Canale 5, divenendo un network a diffusione nazionale) con il programma televisivo “Goal”, accanto a Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Giorgio Porcaro e Massimo Boldi e lavorando come annunciatrice televisiva e valletta al fianco di Claudio Lippi.

Nel 1978 è passata in Rai per partecipare al varietà della Rete 2 (l'odierna Rai 2) Stryx, esperienza più volte riproposta e ricordata a causa dell'esibizione dell'esordiente attrice in un sensuale balletto nel quale si è mostrata in topless. Questo programma fu censurato dalla stessa Rai perché i contenuti vennero ritenuti troppo scandalosi. Nel 1979 ha partecipato al programma “Che combinazione”, in onda sempre sulla Rete 2, mentre l'anno seguente ha affiancato Pippo Baudo nella conduzione del contenitore domenicale “Domenica in” sulla Rete 1 (l'attuale Rai 1), edizione alla quale collaboravano anche Antonio Ricci e Beppe Grillo.

In vista della sua partecipazione a “Domenica in” le venne proposta, dal produttore discografico Mauro Rapallo, l'incisione del 45 giri Dolceamaro/Se mi guardi così, che venne pubblicato nel 1980 per l'etichetta discografica "Targa": il brano Dolceamaro venne così utilizzato come sigla di coda dell’edizione 1980-81 del programma.

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