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Inchiesta Toti, "editore Colucci coinvolto". La Svolta licenzia la direttrice

di Redazione

La direttrice del quotidiano online La Svolta è stata licenziata dopo che ha informato i lettori sul coinvolgimento del direttore editoriale nel caso Toti

Licenziata per avere pubblicato, sulla testata da lei guidata, che il direttore editoriale Pietro Colucci era coinvolto nell’inchiesta su Toti. Il caso de La Svolta 

Cristina Sivieri Tagliabue, giornalista e (ormai ex) direttrice del quotidiano online La Svolta da un lato e Pietro Colucci, direttore editoriale della medesima testata, dall'altro. Mentre al centro l'inchiesta ligure che ha coinvolto il governatore Toti, il capo di gabinetto Cozzani e diversi imprenditori vicini al business del porto della città, tra cui (Spinelli), indagati per corruzione. Tagliabue è stata sospesa e poi licenziata, a seguito della pubblicazione di una nota, firmata dalla redazione, che informava i lettori del coinvolgimento del direttore editoriale della testata, Pietro Colucci, nelle inchieste che hanno portato all'arresto del governatore ligure Toti. Una vicenda che ha sollevato questioni cruciali circa l'integrità giornalistica, la libertà di stampa e la precarietà lavorativa nei media. 

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La nota della discordia

La nota in questione, apparsa sul sito de La Svolta, spiegava brevemente il coinvolgimento di Colucci, imprenditore nel settore dei rifiuti e direttore editoriale della testata,  nell'indagine per corruzione legata ai finanziamenti ai comitati di Toti. Il tono della comunicazione era di cautela e impegno alla continuità: informare i lettori mantenendo l'approccio editoriale focalizzato su ambiente, diritti e innovazione. Questa decisione di trasparenza da parte di Sivieri Tagliabue non è stata però ben vista, portando al suo licenziamento quale direttrice della testata. 

Reazioni e solidarietà

La reazione della comunità giornalistica e delle associazioni di categoria non si è fatta attendere. FNSI, l'Ordine dei Giornalisti, Usigrai e l'associazione GiULiA Giornaliste hanno espresso la loro solidarietà verso la collega Sivieri Tagliabue, definendo il provvedimento disciplinare a suo carico inaccettabile e una dimostrazione di dovere professionale nella gestione dell'informazione. La vicenda ha inoltre messo in luce la precarietà contrattuale all'interno della testata La Svolta, dove appare evidente la mancanza di rapporti di lavoro dipendente regolari, eccetto quello della direttrice licenziata.