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Come vivere più a lungo con un'alimentazione corretta

di Daniele Rosa

Dagli esperti americani le diete migliori, fra fake news e verità

Salute, vivere più a lungo e in salute mangiando bene

“Vivere più a lungo e in salute è il sogno degli uomini. A parte la genetica lo stile di vita è un attore protagonista in questo obiettivo. E la dieta è fondamentale poiché una alimentazione sbagliata è correlata a un alto rischio di malattie cardiovascolari" era quanto affermava, già due anni fa, la guida dietetica dell'American Heart Association (AHA). L’Associazione da tempo tende a promuovere modelli alimentari sani come il consumo di cibi integrali e più verdure riducendo carne, cibi ultra-trasformati, zucchero e sale. Inoltre l’AHA ha cercato di dare consigli sulle migliori diete e su quelle meno indicate, tra fake news e verità. Un team di ricercatori AHA ha stilato modelli alimentari utilizzati in America, pur nella difficoltà principe di riconoscere chiaramente, sia per sanitari che consumatori, queste diete. “Purtroppo-sostengono gli esperti-negli ultimi anni, il numero delle diete è cresciuto in maniera esponenziale in parallelo alla disinformazione creata sui social. La confusione ha generato blog e libri di tutti i tipi, informati e meno informati”.

Salute, le diete coerenti con la miglior salute cardiovascolare

Gli studiosi hanno così stabilito quattro livelli di diete coerenti con le linee guida AHA, dal più alto al più basso. Al primo posto per affidabilità di difesa nei rischi cardiovascolari  la dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension”), al secondo la dieta mediterranea, poi quella detta "pescetara" (dieta vegetariana che incorpora pesce e crostacei come unica fonte di carne animale) e al quarto la vegetariana (inclusa quella che ammette uova, latticini o entrambi). Questi quattro modelli sono ricchi di verdure, frutta, cereali integrali e fonti vegetali.” 

La dieta DASH, progettata dal National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti, è molto vicina a quella Mediterranea, ma chiede di ridurre il sale e il consumo di latticini a basso contenuto di grassi. La dieta Mediterranea invece privilegia l'utilizzo di oli vegetali, in particolare l'olio extravergine di oliva e include  un consumo moderato di alcol, piuttosto che evitarlo o limitarlo. Sul tema alcol i pareri degli esperti sono discordi ma i più sostengono che un consumo moderato (due bicchieri al giorno negli uomini e uno nelle donne) potrebbe ridurre il rischio cardiovascolare. Il consumo però, suggeriscono gli esperti, deve essere legato ad un particolare momento, quello cioè dei pasti e della socializzazione. Questo rende la risposta metabolica all' alcol diversa dal berlo a stomaco vuoto. In questo caso si produrrebbe un picco di plasma più veloce e più alto.