MediaTech

Danilo Iervolino è vicino all'acquisizione di Class Editori

Il fondatore di Digital Magics, dopo aver ceduto l'Università Telematica Pegaso, punta al polo specializzato nell'editoria economico-finanziaria

Class Editori, celebre brand dell'informazione economico-finanziaria, è nel mirino di Danilo Iervolino

L'imprenditore già nel 2019 aveva acquistato dal gruppo diretto da Paolo Panerai il 20% della famosa testata culinaria “Gambero Rosso”. Il closing, secondo rumors intercettati da affaritaliani.it, ha un valore compreso tra i 20 e i 25 milioni di euro.

CLASS EDITORI: PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'ECONOMIA

Fondato nel 1986, oggi Class è un editore crossmediale che pubblica periodici (tra cui “Capital” e l'omonimo “Class”), quotidiani (“Milano Finanza” e, attraverso Erinne srl, “Italia Oggi”), nonché canali tv (Telesia, Class CNBC, Class Life e Class TV moda), radio (Radio Classica), portali web (tra cui Class Meteo) e l'agenzia di stampa MF-DowJonesNews. Quotata in Borsa dal 1998, negli ultimi anni ha vissuto fasi difficili e, complice il Covid, nel 2020 ha registrato un calo del 20% del fatturato, con un rosso di 20 milioni in un conto economico che vede oltre 8 milioni di svalutazioni e altri oneri straordinari. 

IERVOLINO, L'ENFANT-PRODIGE CHE  HA DETTO NO A BERLUSCONI

A guidare il futuro di Class Editori potrebbe essere Danilo Iervolino, autentico enfant-prodige dell'imprenditoria italiana. Nato a Napoli 43 anni fa, già quando ne aveva appena 37 fece parlare molto di se' perché Silvio Berlusconi aveva pensato a lui come coordinatore dei giovani di Forza Italia. Iervolino però declinò cortesemente l'invito, avendo altri progetti per la testa, già ben avviati. Un solo anno dopo era il più giovane europeo alla presidenza di un ateneo: l'Università Telematica Pegaso, da lui stesso fondata un decennio prima e poi rivenduta, lo scorso settembre, al fondo briannico CVC.
Iervolino è un vero e proprio vulcano di idee. Oltre ad aver battezzato la prima università telematica in Italia, con circa 30.000 studenti, nel 2003 ha dato vita a Digital Magics, che dal 2008 opera come incubatore di startup innovative, che propongono contenuti e servizi ad alto valore tecnologico. Ogni anno, le nuove imprese che partono sotto la sua benedizione sono tra le 10 e le 15.
Scrive libri e ricopre diversi incarichi istituzionali: è nel comitato direttivo dell’Aprom (Associazione per il progresso del Mezzogiorno), tra i soci fondatori di Certipass (unico ente erogatore dei programmi internazionali di certificazione delle competenze digitali Eipass), membro della giunta di Confindustria Campania e presidente di Unimercatorum, l’Università telematica delle Camere di Commercio, con cui ha realizzato la prima partnership pubblico-privato nell’ambito della formazione accademica: Start up academy-Lab46, rivolta alle persone di talento selezionate col numero chiuso e integrata ad un incubatore delle imprese innovative. Tre anni fa ha trattato l'acquisto de "Il Mattino", ma senza che il deal andasse a buon fine. Non è quindi sorprendente che un imprenditore con queste caratteristiche sia interessato ad entrare nel settore dell'informazione finanziaria, anche in momenti non scintillanti per l'editoria.

NON SOLO DIGITAL MAGICS: LE ALTRE OPZIONI IN CAMPO

Da parte sua, Class Editori non può che guardare con grande favore all'ingresso di persone nuove, competenti e liquide. Lo si è visto anche con il recente ingresso in “Gambero Rosso” di Paolo Cuccia (oggi Presidente del CdA e secondo azionista dopo il fondatore Panerai), nonché dello stesso Iervolino. Il matrimonio è quindi già pronto per essere celebrato? Parrebbe di sì, anche perché si parla già un accordo di massima con Digital Magics, che non ha manager editoriali nella sua squadra, sulla conferma di Panerai per tre anni in un ruolo dirigenziale che dovrebbe gestire la transizione. Proprio qui sta il vero punto interrogativo della vicenda, si mormora nei corridoi di via Burigozzo: il 75enne fondatore è davvero pronto a passare definitivamente la mano? Non tutti ne sono convinti, tant'è che si parla di ammiccamenti anche con altri possibili investitori – a partire da Diego Della Valle – per sondare ipotesi alternative.