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Deficit di attenzione e iperattività: il "buco nero" del sistema sanitario

Di Monica Camozzi

La ADHD non è una moda social, ma un disturbo serio le cui cause dipendono da fattori genetici e ambientali

Disturbo da deficit di attenzione/iperattività, un buco nero nel sistema sanitario nazionale ed europeo

Una statistica prodotta dal gruppo di ricerca dell’ambulatorio di eccellenza dell’ADHD nell’adulto dell’ospedale di Bolzano ha rilevato che su un campione di 338 servizi di salute mentale solo 29 forniscono le cure adeguate e la presa in carico del disturbo.

Inoltre solo la netta minoranza di questi ha specifici protocolli che garantiscono la continuità della cura per i giovani adulti diagnosticati e seguiti dai servizi di neuropsichiatria infantile. Ne consegue che la maggioranza dei soggetti sofferenti di ADHD non riceve una diagnosi o una continuità delle cure. Uno studio di Andreas Conca, Agnese Raponi e un gruppo di ricercatori titola infatti la situazione attuale nei percorsi di valutazione e cura dei centri si salute mentale italiani “un buco nero del sistema sanitario nazionale ed europeo” .

“Nei ragazzi il bombardamento costante legato alla velocità dell’informazione gestita con gli smartphone fa lavorare il cervello in modalità anomala –prosegue Taraldsen- Un ragazzo nostro paziente ci ha relazionati in merito al fatto che alcuni influencer in America o Inghilterra hanno creato una sorta di moda, per cui essere neuro divergenti è cool. Lo descrivono come vanto, c’è un’ampia comunità online che li segue”.