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Editoria, Guardia di Finanza sequestra 28 siti web pirata e 8 canali Telegram
Sequestrati 28 siti pirata e 8 canali Telegram che consentivano la visualizzazione e il download di quotidiani illegalmente
Sequestrati 28 siti pirata e 8 canali Telegram dalla Guardia di Finanza di Roma.
Ventotto siti web e 8 canali Telegram, che consentivano la visualizzazione e il download illegale delle copie digitali di numerosi giornali e riviste nazionali ed internazionali, sono stati sequestrati dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza di Roma, nell'ambito di una indagine sulla 'pirateria editoriale' coordinata dal 'pool' dei reati informatici della procura capitolina.
L’indagine, avviata ad inizio 2020, ha preso le mosse da una attività tecnica di monitoraggio della rete, che nell’ultimo periodo è stata intensificata per contrastare un fenomeno, quello della pirateria editoriale, sensibilmente aumentato anche a causa dell’attuale emergenza sanitaria.
Con il lockdown cresce la pirateria di contenuti editoriali
La permanenza a casa ha indotto, infatti, molti utenti a cercare online contenuti editoriali gratuiti, reperibili su diversi siti web illegali. Dalle indagini della Finanza è emerso che i pirati informatici provvedevano preliminarmente a registrare i siti in località estere (soprattutto a Panama, negli USA e in Russia), sfruttando servizi offerti da provider accreditati per assegnare nomi a dominio di secondo livello, in alcuni casi avvalendosi di servizi di “anonimizzazione” per mascherare la reale titolarità e nazionalità. Successivamente attivavano appositi spazi web su server esteri, collocati in Olanda, USA, Russia, Ucraina e Belize, in modo da ostacolare la rintracciabilità dei responsabili.
Telegram sotto il mirino della Guardia di Finanza
I canali Telegram, alcuni dei quali sono risultati collegati a questi siti illegali, sono stati individuati a seguito di una attività di 'open source intelligence' condotta sulla piattaforma di messaggistica istantanea, che si basa sul cloud e consente la condivisione di files di ogni tipo e dimensione tra un numero potenzialmente illimitato di utenti.
Individuate le risorse illegali online, le stesse sono state segnalate alla procura che ha chiesto e ottenuto dal gip il provvedimento di sequestro preventivo. È stato così ordinato ai provider nazionali di inibire l’accesso mediante oscuramento di 28 siti web pirata e 8 canali Telegram, contenenti copie illegali del Corriere della Sera, La Repubblica, il Sole 24 Ore, La Stampa, Il Fatto Quotidiano, Il Giornale, Il Manifesto, Il Tempo, Libero, Il Mattino, Il Corriere del Mezzogiorno, il Corriere dello Sport, La Gazzetta dello Sport, nonché degli inglesi The Sun, The Times e National Geographics, dei francesi Le Monde, Le Figaro e Les Échosoltre, dei tedeschi Bild-Zeitung, Süddeutsche Zeitung, Die Welt, Frankfurter Allgemeine Zeitung F.A.Z., degli spagnoli El Pais, El Mundo, oltre a numerose altre testate e riviste periodiche nazionali e internazionali.