MediaTech

Federico Rampini fa outing su migranti e Rom

Giuseppe Vatinno

Federico Rampini distrugge la sinistra in 60 secondi

Federico Rampini è un giornalista particolare, spesso fuori dal coro, sebbene sia schierato esplicitamente a sinistra, ma questo non vuol dire che non prenda posizione netta sugli errori e a volte gli orrori che spesso, proprio a sinistra, vengono inopinatamente perpetrati.

Non è che non ci siano esempi famosi, sia da una parte che dall’altra, di giornalisti critici con la loro “madrepatria ideologica”, per così dire. Si pensi solo al caso di Indro Montanelli che con il regime fascista ebbe un rapporto così altalenante da finire al gabbio a San Vittore rischiando la fucilazione da parte dei tedeschi e che fu salvato -si dice- dai partigiani, anche se la versione irredentista è contestata.

Altro esempio è stato quello di Giampaolo Pansa che dà cantore partigiano si è riconvertito al suo esatto contrario provocando le ire furibonde degli ex compagni che si sono sentiti irrimediabilmente traditi.

 Ma torniamo a Rampini che l’altro ieri ha di nuovo attaccato la sua parte politica, il Partito Democratico, dicendo che sta sbagliando tutto a mettere al centro della sua attenzione il tema dell’immigrazione e che, soprattutto, sbaglia di molto a sostenere il Presidente francese Macron e le sue “porcate” che sta facendo il Libia.

Per quanto poi riguarda i Rom è stato molto esplicito:

“Guarda caso queste storie terribili accadono soltanto nei quartieri popolari, dove ormai il Partito Democratico prende voti. Non è ai Parioli che ci sono questi problemi di convivenza tra poveri. E se la sinistra prende voti solo ai Parioli ci sarà una ragione “.

 

Questo l’ha detto e ribadito a Massimo Gramellini su Rai 3 a Le parole della settimana.

La cosa è stata così inaspettata e per certi aspetti clamorosa da essere notata e rilanciata via Twitter dallo stesso Matteo Salvini in agguato sul social, dicendo che “In sessanta secondi Rampini, giornalista non certo vicino alla Lega, distrugge buonisti e radical chic in diretta tivù”.

Il bello della diretta è che in studio c’era poi un vate del radicalchicchismo nostrano, Gad Lerner, che è rimasto impietrito senza rispondere.

Povero Gad, ormai gli attacchi non vengono solo da destra per via dei Rolex ostentati ma anche da amici di sinistra, chi lo avrebbe mai detto.