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FIEG e FERPI: dibattito sulle derive attuali dell'informare e del comunicare

Le derive attuali dell'informare e del comunicare, nella complessa era del digitale: se n'è discusso oggi a Roma durante l'incontro organizzato da FIEG e FERPI
FIEG e FERPI: ecco le derive attuali dell'informare e del comunicare
Nell'era che abbraccia sempre di più il digitale bisogna capire quali siano le modalità giuste per fare informazione e comunicazione. Di questo si è discusso durante l'incontro organizzato da FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) e FERPI (Federazioni Relazioni Pubbliche Italiana) su “Le derive attuali dell'informare e del comunicare” organizzato presso la sede FIEG, in via Piemonte a Roma. Un occasione anche per presentare il libro “Professione brand reporter. Brand journalism e nuovo storytelling nell'era digitale” scritto da Diomira Cennamo e Carlo Fornaro. All'incontro hanno preso parte Andrea Falessi, Direttore Relazioni Esterne Open Fiber, Paolo Iammatteo Responsabile Comunicazione Poste Italiane, il direttore Generale FIEG, Fabrizio Carotti e Daniele Chieffi, Consigliere nazionale FERPI.
FIEG e FERPI: dibattito sulle derive attuali dell'informare e del comunicare. Le parole di Paolo Iammatteo, Responsabile Comunicazione Poste Italiane, e Andrea Falessi, Direttore Relazioni Esterne Open Fiber
“Giornalismo e comunicazione sono facce di medaglie diverse con le quali le aziende si confrontano quotidianamente, in un periodo storico in cui il digitale sta modificando profondamente le relazioni tra le aziende, i giornali e gli editori con una nuova modalità di comunicazione. E' un territorio con il quale ci dobbiamo confrontare tutti, essendo immediato e che ha degli impatti sui media sia tradizionali che digitali molto significativi. Tutte le aziende devono essere più attive su questo nuovo modo di comunicare” ha spiegato Iammatteo. “Il libro che viene presentato ha dato uno spunto interessante per questo seminario, parlare di brand journalism. E' qualcosa di estremamente innovativo che mette insieme la competenza e la professionalità del giornalismo, la capacità di aggregare valore intorno ai brand delle aziende e la necessità di essere sufficientemente trasparenti e credibili per farlo senza essere derisi” ha sottolineato Falessi.