Con Gerardo Greco direttore del TG4 Berlusconi va all'assalto di Lega e M5S
La nomina di Greco al Tg di Rete4 è utile a cambiare volto all'informazione di Mediaset. Berlusconi va alla guerra contro Salvini e Di Maio
Basta con il "populismo" su Rete4. Basta con l'informazione "alla Mario Giordano", che tanto ha giovato alla crescita di Lega e m5s, contribuendo al loro trionfo elettorale a discapito di Forza Italia.
Questa la strategia di Silvio Berlusconi dietro la nomina di Gerardo Greco alla direzione del Tg4. una decisione che molti hanno accolto con un'analisi piuttosto dura: "Il Cavaliere si avvicina sempre più al Pd, rinnegando l'alleato Matteo Salvini".
Gerardo Greco, ex illustre e storico volto Rai, è del resto emblema di ascolti considerevoli in una cornice moderata, tutto l'opposto della TV "urlata" che vellica soprattutto la pancia del telespettatore, perfetta per la propaganda leghista e pentastellata, ma inadeguata per il nuovo corso berlusconiano attratto dal polo del Partito Popolare Europeo e sbalestrato dal percorso personale e politico dell'alleato Matteo Salvini, ora felicemente - almeno in apparenza - al governo con i grillini odiatissimi dal Cav.
Insomma, Greco dovrebbe rappresentare l'uomo della svolta moderata nell'informazione Mediaset, una strada tutta in salita probabilmente visto che, come fa notare Francesco Specchia su Libero, tentare di cambiare radicalmente i gusti del pubblico di Rete4 potrebbe essere più arduo di quanto il Cavaliere pensi.
Riuscirà Gerardo Greco, emblema del Nazareno 2.0 in salsa televisiva, a portare acqua al mulino di Berlusconi (e indirettamente a quello dell'opposizione al governo Conte, ovvero al Pd), quel Berlusconi il cui notorio e celebrato intuito mediatico sembra negli ultimi tempi un tantino offuscato? E fino a dove si spingerà nella sua mission neanche tanto segreta ma forse "impossible" di "segare le gambe" al governo Lega-m5s? L'attesa del nuovo corso del Tg4 non è mai stata più avvincente.